Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna Aeroporto di Bologna

L’aeroporto di Bologna al primo posto della classifica Italy’s…

L’Aeroporto Marconi di Bologna è il luogo di lavoro migliore in cui lavorare tra tutti gli aeroporti italiani e una delle 400 aziende considerate al top in Italia per welfare offerto ai dipendenti, clima aziendale, opportunità di crescita e formazione.

A dirlo è la ricerca Italy’s Best Employers 2021 effettuata dal centro studi Statista e pubblicata nei giorni scorsi sul Corriere della Sera – L’Economia.

Il sondaggio, che ha coinvolto 12 mila lavoratori, chiamati ad esprimere in forma anonima un parere sulla propria azienda e su altre aziende italiane con almeno 250 dipendenti, ha permesso di raccogliere oltre 650 mila risposte online, da cui è scaturita la classifica finale delle aziende più ambite e apprezzate dai lavoratori, divise in 20 macro-aree di attività.

Tra i benefit valutati dai dipendenti:l’orario di lavoro flessibile, la mensa aziendale, le misure sanitarie adottate in tempo di Covid, il parcheggio, il collegamento con i trasporti pubblici, le consulenze personalizzate e il coaching, l’utilizzo di internet per le comunicazioni aziendali.

L’Aeroporto di Bologna si è collocato al 1° posto tra gli aeroporti, all’8° posto tra le aziende di Trasporti e Logistica e al 138° posto della classifica complessiva delle 400 migliori aziende, con un punteggio di 7,82 su 10.

Nel ranking italiano, l’azienda più “desiderata” dai lavoratori è Heineken Italia, seguita da Banca d’Italia e da Costa Crociere.

Il Marconi non è nuovo a questo tipo di riconoscimenti: anche nel mese di settembre, infatti, era stato indicato tra le 200 aziende italiane in cui le donne lavorano meglio, secondo la classifica stilata dall’Istituto Tedesco Qualità e Finanza –  ITQF e pubblicata su La Repubblica – Affari & Finanza.

In un periodo di forte crisi economica e sanitaria come quello che stiamo vivendo, l’Aeroporto di Bologna ha continuato la propria politica di welfare a favore dei dipendenti ed ha attivato ulteriori azioni specifiche a tutela della salute dei lavoratori: dalla campagna di test sierologici gratuiti su base volontaria, all’ampliamento della copertura assicurativa per l’assistenza sanitaria in caso di positività al Covid.

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