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Willy Brandt

Willy Brandt (1913–1992) è considerato uno degli statisti più importanti del XX secolo.

La sua politica di conciliazione, pace, libertà e giustizia sociale ha influenzato in maniera decisiva lo sviluppo della Germania e dell’Europa.

Il suo vero nome è Herbert Ernst Karl Frahm, Willy Brandt, era solo il suo nome di copertura.

Herbert Ernst Karl Frahm entrò nel 1931 al Partito Socialista dei Lavoratori della Germania e quando il partito si oppose clandestinamente al nazionalsocialismo, dopo la presa di potere di Hitler nel 1933, che dichiarò il partito illegale, fu incaricato di costituire una cellula di opposizione a Oslo e quindi emigrò  Norvegia, assumendo quindi nel 1934 il nome di copertura di Willy Brandt, che nel 1949 divenne il suo nome ufficiale.

Biografia Willy Brandt \ Herbert Ernst Karl Frahm

Nacque a Lubecca nel 1913, senza mai conoscere il padre, allevato dalla madre e dal nonno.

La sua passione per la politica nasce durante gli studi, quando entra nella gioventù socialista per poi iscriversi al Partito Socialdemocratico Tedesco (SPD) nel 1930 e l’anno successivo al Partito Socialista dei Lavoratori.

Prende il diploma e nel 1933, con l’ascesa di Hitler al potere tedesco, il partito in cui militava viene dichiarato fuori legge.

La resistenza di Willy Brandt

I membri del partito decidono però di opporsi al regime e Brandt viene incaricato di formare la resistenza prima dalla Danimarca e dopo da Oslo, dove prende la cittadinanza norvegese ed assume il suo nuovo nome di copertura che nel 1949 diventa il suo nome ufficiale.

Brandt era un giornalista, scrive per molti giornali, recandosi anche in Spagna come reporter di guerra per seguire la guerra civile spagnola.

Con l’invasione della Norvegia, da parte delle truppe naziste di Hitler, viene catturato come prigioniero, ma non riconosciuto, perché in uniforme dell’esercito norvegese. Viene così rilasciato e si rifugia in Svezia. Fino al 1945 rientra in Germania solo come corrispondente di giornali svedesi.

Con la fine della Seconda Guerra Mondiale ritorna in patria e solo nel 1948 ottiene nuovamente la cittadinanza tedesca.

Brandt torna in patria

Inizia, così, la sua carriera politica. Nel 1949 diventa deputato dell’SPD per la città di Berlino nel Bundestag (Parlamento federale tedesco). Carica che ricopre per molti anni in diversi periodi, fino alla sua morte. Nel 1959 entra nella camera dei deputati di Berlino, della quale diventa presidente cinque anni più tardi.

Nel 1957 si candida come sindaco di Berlino, venendo eletto e mantenendo la carica fino al 1966. Questi anni sono uno dei momenti apice della guerra fredda.

Il Muro

Brandt acquista popolarità proprio per la sua fermezza contro gli ultimatum dell’URSS, contro la Repubblica Federale Tedesca, che portano, nel 1961, alla costruzione del muro di Berlino, al quale si oppone fermamente, ma senza risultato.

Si presenta alle elezioni come nuovo cancelliere della Repubblica sia nel 1961 che nel 1965, perdendo in entrambe le occasioni, ma ottenendo, in quest’ultimo anno, la carica di ministro degli esteri e di vice-cancelliere.

Nel 1969 diventa cancelliere

Nel 1969 si candida nuovamente riuscendo ad essere eletto Cancelliere tedesco.

Willy Brandt durante la sua carica da cancelliere assunse una linea politica distensiva nei confronti dell’Unione Sovietica e all’allentamento delle tensioni generate dalla guerra fredda, la cosiddetta Ostpolitik, che portò alla firma di trattati distensivi con la Repubblica Democratica tedesca, la parte dello Stato sotto influenza russa, e con la Polonia.

Con il trattato di Varsavia la Germania rinuncia ad ogni rivendicazione territoriale sulla Polonia.

Questi interventi e la sua politica distensiva gli valsero nel 1971 il Premio Nobel per la pace.

1972, la conferma a cancelliere

Con lo scioglimento del Bundestag nel 1972, si aprono le nuove elezioni che risultano essere un giudizio sull’operato di Brandt. Il risultato è la sua vittoria eclatante.

1974, le sue dimissioni

Nel 1974 però Brandt si dimette, in maniera inaspettata, dalla carica di cancelliere a seguito di uno scandalo spionistico che vede coinvolto un suo collaboratore.

Negli anni successivi assumerà molte cariche anche a livello internazionale. È membro del Parlamento europeo dal 1979 al 1983 e mantiene anche la carica nel Bundestag tedesco.

1989, riunificazione delle due Germanie

Nel 1989 con la riunificazione delle due Germanie, Brandt raggiunge il suo obiettivo più grande e nel 1990 apre il primo Bundestag dello Stato riunificato.

L’anno successivo gli viene diagnosticato un tumore all’intestino, che lo porta alla morte nel 1992.

“Se mi chiedessero di dire ciò che, a parte la pace, era più importante per me, la mia risposta sarebbe: libertà”

Un momento della cerimonia di inaugurazione del memorial wall dedicato a Willy Brandt al T1 del BER il 30 ottobre 2020.

Queste sono le parole più famose di Willy Brandt, a cui è stato intitolato il nuovo aeroporto di Berlino, il BER, non scelte a caso, ma con uno specifico significato nella storia della Germania.

Una delle cerimonie a contorno dell’inaugurazione del nuovo aeroporto di Berlino, si è svolta il 30 ottobre per svelare il muro commemorativo a Willy Brandt nel Terminal 1 dell’aeroporto di Berlino Brandeburgo.

Forum Willy Brandt Berlin

Il Forum Willy Brandt di Berlino è un luogo di cultura storica e informazione politica, al centro del quale si trova la mostra permanente “Willy Brandt – Politikerleben” (“Willy Brandt – vivere la politica”).

Museo – Forum Willy Brandt Berlin

Gli anni dell’esilio scandinavo di Brandt, la carica di Sindaco di Berlino, il suo operato come Ministro degli Esteri e Cancelliere della Repubblica Federale Tedesca e in seguito il suo impegno come elder statesman sono illustrati con chiarezza attraverso numerosi oggetti provenienti dal suo lascito e da una vasta selezione di materiali multimediali. Diversi documenti personali e fotografie di famiglia consentono inoltre di gettare uno sguardo nella vita privata dello statista. Il Forum organizza regolarmente eventi culturali su temi storici e di attualità, oltre ad offrire visite guidate e workshop per gruppi.

Il Forum Willy Brandt è gestito dalla fondazione Bundeskanzler-Willy-Brandt, creata nel 1994 dal Governo tedesco per ricordare la vita e l’opera dell’esponente politico socialdemocratico, statista e premio Nobel per la pace.

Museo – Forum Willy Brandt Berlin

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