easyJet si riorganizza in Italia
easyJet come era facilmente immaginabile, ha annunciato una riorganizzazione anche delle basi in Italia, la base più coinvolta sarà Venezia, con 5 aerei in meno.
Lorenzo Lagorio, Country Manager easyJet Italia in una nota stampa ha dichiarato: “l’Italia rimane mercato chiave, ma senza una riduzione strutturale dei costi e supporto al settore da parte delle Istituzioni, preclusa la possibilità di una vera ripresa del comparto”.
Lorenzo giustamente ha sottolineato come il governo italiano non sia intervenuto a sostegno del settore aereo in Italia, potrebbe essere quindi anche un primo segnale per aprire un dialogo con il governo che sarà costretto ad aprire un tavolo al ministero del lavoro per gestire questa nuova crisi occupazionale.
La notizia non giunge quindi inaspettata, ma tocca tutti gli orange e anche me, a questo proposito vorrei invitare tutti a non alzare muri e ad accettare tutti piccoli sacrifici, per salvare il numero maggiore di posti di lavoro.
Le organizzazioni sindacali, i dipendenti e i principali partner e fornitori di servizi nel mercato italiano sono stati informati in questi giorni dell’intenzione di avviare nei tempi e nei modi previsti dalla legge e considerate le attuali restrizioni un processo di riorganizzazione delle operazioni in Italia per far fronte all’impatto senza precedenti della pandemia.
Il piano di riorganizzazione in Italia è parte della strategia messa in atto da easyJet per dotarsi degli strumenti necessari per riemergere dalla crisi in modo competitivo, lo scorso maggio easyJet ha annunciato un significativo ridimensionamento dell’intera flotta e un conseguente piano di ottimizzazione di basi e rotte in tutto il network europeo.
Le previsioni di mercato e l’elevato grado di incertezza per i prossimi anni, rendono quindi non più differibile un piano di riorganizzazione anche per il mercato italiano e che coinvolgerà l’operatività delle tre basi nazionali: Milano Malpensa, Venezia Marco Polo e Napoli Capodichino.
Nell’ottica di garantire la sostenibilità economica e finanziaria delle proprie operazioni nel mutato contesto di mercato, la compagnia sta dunque programmando di ridurre di 9 unità la propria flotta portando da 36 a 27 gli aeromobili basati in Italia. Nello specifico il piano prevede di ridurre da 22 a 21 gli aerei basati a Milano Malpensa, da 7 a 4 quelli basati all’aeroporto di Napoli e da 7 a 2 quelli basati presso lo scalo di Venezia.
“Continuiamo a chiedere a gran voce un intervento deciso del Governo italiano con misure che tutelino il settore nel suo complesso e favoriscano la ripresa del traffico aereo. Infine, vorrei ringraziare tutti i 1500 dipendenti di easyJet in Italia per l’impegno, la passione e il sacrificio mostrato in questi mesi così duri e garantire che saranno fatti tutti gli sforzi possibili, in collaborazione con le rappresentanze sindacali, con l’obiettivo di mitigare l’impatto di questa decisione sui livelli occupazionali e salvaguardare il maggior numero possibile di posti di lavoro”. conclude Lorenzo appellandosi al governo affinchè intervenga subito.