Covid-19 Regno Unito UK

La tempesta perfetta blocca molti italiani a Londra

Moltissimi stanno paragonando l’isolamento in cui si trova da ieri il Regno Unito, come la tempesta perfetta.

Titoloni e articoli sui giornali italiani, dove giustamente vengono posti problemi che riguardano i moltissimi italiani “bloccati” a Londra dopo lo stop di tutti i voli per l’Italia, fino al 6 gennaio.

Due piccole considerazioni, mi è sempre stato sconsigliato muovermi in queste settimane, se non per un valido motivo e urgenza, in particolare verso il Regno Unito, è da mesi che vorrei tornare a Londra e non l’ho ancora fatto, detto questo, quanti degli italiani “bloccati” a Londra sono residenti in Italia? Penso davvero pochi.

Io posso capire che moltissimi di loro stavano tornando in Italia per passare il Natale con la propria famiglia, ma vorrei ricordare loro che anche noi residenti in Italia non possiamo farlo, se non con moltissime limitazioni, non possiamo spostarci fuori regione, ma non solo per restrizioni imposte dal governo italiano, ma per dovere civico di limitare il più possibile i contatti interpersonali.

Polemizzare, criticare, alzare polveroni senza fine e sollevare inutili problemi rischia di spostare preziose risorse, da chi ha davvero la necessità di tornare in Italia per urgenze, a chi questa necessità non ce l’ha e a Londra ha una casa, perché vive li.

Non possiamo certo come paese predisporre ponti aerei, in una situazione di emergenza come questa, dove è stato necessario chiudere in via precauzionale le frontiere con il Regno Unito, per tutte quelle persone che vivono in UK e “non dormono sotto un ponte“, seppur il Regno Unito non è più una paese della Comunità Europea, è pur sempre un paese avanzato, dove attualmente non si corrono rischi maggiori che in Italia, ovviamente rispettando tutte le indicazioni per prevenire il contagio.

Nel caso in cui ci sia la reale necessità, ricordo che il nostro paese, lo stato, ha i mezzi aerei per predisporre il rientro di italiani dal Regno Unito, nel caso di vera emergenza o urgenza.

In ogni caso la Franesina ha fatto sapere che tutti i residenti in Italia, o italiani in UK con urgenze, potranno tornare in Italia con un doppio tampone prima del volo e al rientro in Italia e con l’obbligo della quarantena.

E poi c’è la questione dell’isolamento in cui si è venuta a trovare l’Inghilterra, non era sicuramente prevedibile, ma se il Regno Unito fosse ancora un paese membro dell’Unione Europea, sarebbe cambiato qualcosa?

Brexit, Regno Unito ed Europa

Una Brexit senza accordo, potrebbe portare a conseguenze simili ?

Sono domande che mi sono posto molte volte, non perché vorrei isolare il Regno Unito, ma soltanto perché ritengo che la Brexit, sia una grande “stronzata“, il Regno Unito è parte dell’Europa, gli inglesi sono nostri amici e faremo di tutto per aiutarli, ma non alle loro condizioni.

Come è spesso mia abitudine fare, vorrei che questo articolo sia lo spunto per una riflessione vista anche l’eventualità di posticipare il termine del 31 dicembre per l’uscita dal Regno Unito dall’UE, se ne sta parlando, non me lo sono inventato, mi chiedo solo il perchè.

Per i mille capricci che il governo di Boris Johnson ha fatto in questi mesi, portando avanti le trattative, cercando di imporre solo le loro condizioni, quando la Commissione Europea, ha giustamente imposto le sue, la Commissione vuole in primo modo difendere i diritti dei cittadini europei e della Comunità Europea, ma non hanno in nessun modo mai mancato di rispetto al Regno Unito o voluto danneggiare l’economia e i sudditi di sua maestà.

C’è il rischio della non reciprocità, che è una delle condizioni poste dalla Commissione Europea per ogni accordo post Brexit, di oggi la notizia che una compagnia aerea europea, anche con un COA inglese è stata costretta a cancellare numerose rotte per una decisione discutibile, almeno per i tempi, della CAA, ovvero la Civil Aviation Autority del Regno Unito, se questo è l’atteggiamento del Regno Unito, non penso ci siano margini.

#PEACE&LOVE

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