Venezia Airport

Aeroporto di Venezia, SAVE recede da integrativi cargo

SAVE, società di gestione dello scalo di Venezia, recede da integrativi e accordi aziendali del personale del settore cargo.

Il drastico crollo dei movimenti nel 2020 e il protrarsi della crisi, ha costretto SAVE a recedere.

Nel 2020 transitati complessivamente 4.307.796 passeggeri, in flessione del – 76,8% rispetto al 2019.

La lettera del management di Save e’ stata inviata alle sigle Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporto Aereo.

Il recesso da accordi integrativi consentirà di al “scongiurare il ricorso a strumenti espulsivi

La lettera: “Vista la situazione di difficoltà che sta investendo l’intero settore (aereo), con particolare incidenza sullo scalo di Venezia, in cui la nostra azienda opera, al fine di scongiurare il ricorso a strumenti espulsivi o definitivi, comunichiamo con effetto dal primo marzo 2021 il recesso da tutti i contratti collettivi di secondo livello o accordi aziendali in Save Cargo”.

Confermata invece “l’applicazione della parte handlers del Ccnl e l’erogazione di ticket pasto in sostituzione del servizio mensa. Ci dichiariamo disponibili – continua il testo – ad avviare incontri volti alla valutazione delle mutate condizioni di necessità imposte dal contesto economico, finanziario e di mercato […]”.

Le difficoltà erano note – hanno commentato i lavoratori -. Negli ultimi tempi mentre Verona ha aumentato noi siamo a meno 80%. Stiamo lavorando in due persone a turno, per due volte al mese al massimo, e siamo in cinquanta”.

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