Aeroporto di Venezia, SAVE recede da integrativi cargo
SAVE, società di gestione dello scalo di Venezia, recede da integrativi e accordi aziendali del personale del settore cargo.
Il drastico crollo dei movimenti nel 2020 e il protrarsi della crisi, ha costretto SAVE a recedere.
La lettera del management di Save e’ stata inviata alle sigle Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporto Aereo.
Il recesso da accordi integrativi consentirà di al “scongiurare il ricorso a strumenti espulsivi”
La lettera: “Vista la situazione di difficoltà che sta investendo l’intero settore (aereo), con particolare incidenza sullo scalo di Venezia, in cui la nostra azienda opera, al fine di scongiurare il ricorso a strumenti espulsivi o definitivi, comunichiamo con effetto dal primo marzo 2021 il recesso da tutti i contratti collettivi di secondo livello o accordi aziendali in Save Cargo”.
Confermata invece “l’applicazione della parte handlers del Ccnl e l’erogazione di ticket pasto in sostituzione del servizio mensa. Ci dichiariamo disponibili – continua il testo – ad avviare incontri volti alla valutazione delle mutate condizioni di necessità imposte dal contesto economico, finanziario e di mercato […]”.
“Le difficoltà erano note – hanno commentato i lavoratori -. Negli ultimi tempi mentre Verona ha aumentato noi siamo a meno 80%. Stiamo lavorando in due persone a turno, per due volte al mese al massimo, e siamo in cinquanta”.