Coronavirus Covid-19

Riunione in videoconferenza G7 20 febbraio 2021

la prima riunione del G7 presieduta dal primo ministro inglese Boris Johnson, a cui ha partecipato anche il nostro presidente del Consiglio Mario Draghi, ha spaziato su più argomenti di interesse comune, tra cui ovviamente la lotta al Covid-19 e la “ricostruzione”.

I leader del G7, hanno deciso di lavorare insieme per battere COVID-19 e per la “ricostruzione”, “Attingendo ai nostri punti di forza e ai nostri valori come economie e società democratiche e aperte, lavoreremo insieme e con altri per fare del 2021 un punto di svolta per il multilateralismo e per dare forma a una ripresa che promuova la salute e la prosperità della nostra gente e del pianeta.

Verrà intensificata la cooperazione sulla risposta sanitaria al COVID-19. “La dedizione dei lavoratori essenziali ,ovunque rappresenta il meglio dell’umanità, mentre la rapida scoperta dei vaccini mostra il potere dell’ingegno umano. Lavorando con e insieme per rafforzare l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e sostenendone il ruolo guida e di coordinamento,: accelereremo lo sviluppo e la diffusione di vaccini a livello mondiale; collaborare con l’industria per aumentare la capacità di produzione, anche attraverso licenze volontarie; migliorare la condivisione delle informazioni, come il sequenziamento di nuove varianti; e promuovere pratiche trasparenti e responsabili e fiducia nei vaccini.”

Il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi nel corso della riunione in video conferenza del G7 del 19 febbraio 2021

Tutti i leader hanno riaffermato il sostegno alla ricerca, per velocizzare e aiutare i processi per la ricerca sui vaccini, nonchè la produzione e la diffusione del vaccino anche ai paesi più poveri.

L’Oms ha chiesto ai Paesi produttori dei vaccini anti-Covid di non distribuirli in maniera unilaterale ma di donarli al programma Globale Covax, nato per favorire l’accesso globale a un vaccino contro il coronavirus. Il direttore Tedros Adhanom Ghebreyesus ha lanciato il suo appello mentre la Cina ha firmato accordi di distribuzione con molti Paesi africani, la Russia ha fatto altrettanto in America latina e l’Ue sta fornendo vaccini a Paesi poveri.

Ieri i membri del G7 hanno deciso di portare a sette miliardi e mezzo di dollari i contributi finanziari per i meccanismi a sostegno delle campagne di vaccinazione globali, a partire da Covax, che rappresenterebbe un incremento di circa quattro miliardi di dollari.

Nel comunicato c’è anche un cenno al G20 a presidenza italiana ed è citato il Global Health Summit, in programma a Roma a maggio. La prospettiva, secondo il G7, è “rafforzare l’approccio “One Health” e Copertura sanitaria universale ed esplorazione del valore potenziale di un trattato sulla salute globale.

Un altro dei punti toccati nel comunicato riguarda i brevetti. Il G7 sottolinea l’impegno a lavorare con l’industria farmaceutica “per accrescere la capacità di produzione, anche attraverso licenze volontarie”.

Abbiamo fornito un supporto senza precedenti alle nostre economie nell’ultimo anno per un totale di oltre 6 trilioni di dollari nel G7. si legge nel comunicato diffuso ieri, “Continueremo a sostenere le nostre economie per proteggere i posti di lavoro e sostenere una ripresa forte, sostenibile, equilibrata e inclusiva. Riaffermiamo il nostro sostegno ai paesi più vulnerabili, il nostro impegno per gli obiettivi di sviluppo sostenibile e la nostra partnership con l’Africa, anche per sostenere una ripresa resiliente. Lavoreremo attraverso il G20 e con le istituzioni finanziarie internazionali per rafforzare il sostegno alle risposte dei paesi esplorando tutti gli strumenti disponibili, anche attraverso un’attuazione piena e trasparente dell’iniziativa per la sospensione del servizio del debito e del quadro comune.

Ricostruire “meglio” per tutti

Il recupero da COVID-19 deve dare la possibilità secondo i leader del G7 di ricostruire meglio per tutti.

Si guarda al UNFCCC COP26 e CBD COP15, per mettere le ambizioni globali sul cambiamento climatico e l’inversione della perdita di biodiversità al centro dei piani dei paesi.

Rimarcato l’obbiettivo, anche con gli Stati Uniti che dopo la nomina di Biden come presidente, sono rientrati nell’accordo di Parigi, di fare progressi in materia di mitigazione, adattamento e finanziamento in conformità con l’accordo di Parigi per fornire una trasformazione verde e transizioni energetiche pulite che riducano le emissioni e creino buoni posti di lavoro, su un percorso verso zero emissioni entro il 2050.

Ci impegniamo a livellare il nostro economie in modo che nessuna regione geografica o persona, indipendentemente dal sesso o dall’etnia, venga lasciata indietro. Noi: difenderemo economie e società aperte; promuovere la resilienza economica globale; sfruttare l’economia digitale con un flusso libero di dati con fiducia; cooperare a un sistema commerciale multilaterale moderno, più libero e più equo, basato su regole, che rifletta i nostri valori e consenta una crescita equilibrata con al centro un’Organizzazione mondiale del commercio riformata; e, sforzarsi di raggiungere una soluzione basata sul consenso sulla tassazione internazionale entro la metà del 2021 nel quadro dell’OCSE.”

L’obiettivo è sostenere un sistema economico globale equo e reciprocamente vantaggioso per tutte le persone, non coinvolgendo solo i paesi del G20, ma anche la Cina, consultandosi su approcci collettivi per affrontare politiche e pratiche non orientate al mercato e cooperando con altri per affrontare importanti questioni globali che hanno un impatto su tutti i paesi.

Decidiamo di concordare un’azione concreta su queste priorità al vertice del G7 nel Regno Unito a giugno e sosteniamo l’impegno del Giappone a tenere i Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo 2020 in modo sicuro e protetto quest’estate come simbolo di unità globale nel superare COVID-19.” hanno concluso.

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