UE: via libera al passaporto sanitario
Il turismo è indubbiamente uno dei settori più colpiti, necessario trovare le giuste modalità per farlo ripartire entro l’estate.
Ieri i leader della UE nella seduta in videoconferenza, hanno discusso e finalmente dato il via libera (non tutti) al passaporto vaccinale/sanitario.
La Commissione Europea vuole mantenere la linee di misure nazionali comuni tra i paesi membri per consentire i viaggi e gli spostamenti anche per lavoro o altre motivazioni in UE.
Grecia, Italia, Spagna e Portogallo sono tra i sostenitori dei passaporti vaccinali, è stato il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis, supportato dall’Italia a chiedere ufficialmente a Bruxelles l’introduzione, mentre la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato già a gennaio di essere pronta a sostenere il nuovo sistema, ma la Commissione fino a ieri, non lo riteneva al momento una priorità, ma ora lo è, non c’è più tempo e bisogna correre per scegliere la piattaforma ed adottare le misure per poterlo utilizzare in ambito europeo, ci vorranno circa 3 mesi.
Pierrakakis ha dichiarato: “Vogliamo riconoscere la possibilità di attraversare il confine per raggiungere un altro paese a chi ha la possibilità di fare un test o – in alternativa – la quarantena. Anche chi risulta vaccinato deve avere la possibilità di attraversare il confine facilmente”, la Grecia è passata ai fatti da qualche settimana, da quando ha deciso di vaccinare per primi gli abitanti delle isole e poi con l’accordo con Israele.
Italia, Danimarca, Repubblica Ceca, Grecia, Ungheria, Cipro, Estonia, Portogallo, Islanda, Slobakia, Polonia, Spagna e Svezia, hanno supportato la proposta.
Non tutti gli Stati Membri sono d’accordo per l’introduzione di un passaporto vaccinale, tra cui la Francia, ma anche …
… Germania, Belgio e Paesi Bassi, hanno espresso le proprie perplessità.
Secondo il il ministro dei trasporti francese Jean-Baptiste Djebbari è “prematura” l’idea di introdurre dei passaporti per le vaccinazioni in Europa, soprattutto tenendo conto dell’andamento delle campagne vaccinali nei diversi Stati, la Francia è uno dei paesi europei che ha vaccinato meno, 1 milione dei suoi 67 milioni di residenti e ha dichiarato: “l’idea di limitare il movimento alle sole persone vaccinate è un dibattito che sembra prematuro. Rendere il viaggio subordinato alla vaccinazione è una questione etica e non di poco conto, non si sa ancora quale sia la capacità protettiva dei vaccini nel tempo […] Non è ancora certo se le persone vaccinate non trasmettano più il virus”, mi par di capire che la Francia se la stia prendendo un pò troppo comoda…