Incontro al Mise per Alitalia Alitalia

Alitalia, si valutano le possibilità

Nel vertice di ieri tra i ministri Giorgetti e Giovannini e il Mef si è deciso di “valutare” la possibilità di proseguire con il progetto di Ita per un vettore nazionale, la prossima settimana è previsto un incontro in videoconferenza con la commissaria Vestager.

Il governo ha quindi confermato il progetto di avere “un vettore nazionale del trasporto aereo”, ma è chiaro, anche se non si conoscono i dettagli che non sarà più “senza se e senza ma“, una mia affermazione di qualche settimana fa, che da molti dipendenti Alitalia ha suscitato moltissime polemiche ma che è essenziale per aprire un dialogo ed una valutazione “imprenditoriale” per verificare la possibilità di ricostruire un vettore nazionale “sano”.

Una delle ipotesi sul tavolo del governo, di cui se ne parla, forse un pò troppo, in questi ultimi giorni, forse nelle intenzioni di spingere il governo verso questa direzione che ha comunque diversi punti di contrasto con le richieste della Commissione Europea, tra cui l’apertura di una gara pubblica per la cessione degli asset, è la vendita diretta dell’asset volo ad Ita.

Come fare ? Secondo chi appoggia l’ipotesi, questo sarebbe possibile aggirando le direttive UE, dichiarando il servizio svolo da Alitalia essenziale per i collegamenti strategici, la continuità ed il trasporto di medicinali e il supporto in caso di emergenze.

i ministri dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture e Trasporti, Giorgetti e Giovannini, che si sono riuniti al Mise il 26 febbraio 2020, per affrontare il dossier Alitalia insieme al capo di gabinetto del Mef, Giuseppe Chiné, e del direttore generale del Tesoro, Alessandro Rivera.

Alitalia è essenziale?

Gia qui il piano scricchiola, se non vola Alitalia, c’è la coda di altri vettori, tra cui Neos che potrebbe effettuare i voli in continuità e esercito, Marina e Guardia di Finanza per i voli sanitari e a supporto della protezione civile ad esempio.

Alitalia quindi in questo caso non finirò mai di ripeterlo, così essenziale non è, ma ci tengo a sottolineare che qualora si riesca ad investire del denaro pubblico, in parte anche mio, per un azienda che possa portare all’investitore, in questo caso lo stato, un profitto, o almeno ripagare i debiti, per me non c’è nessun problema.

Le indiscrezioni non confermate, fanno pensare che il governo potrebbe sondare se Vestager autorizza una simile operazione, la cessione con trattativa diretta, ma fino ad ora e più volte la UE ha detto sempre no.

Il dettaglio della gara, non è secondario, è prioritario per la UE, sarà difficile anche se la Commissione forse sarà meno rigida, che venga avvallata una vendita diretta senza condizioni, andrebbe meno uno dei pilastri della politica economica della UE ovvero non discriminazione ed apertura a tutti i soggetti di partecipare ad una vendita di asset pubblici.

Se il nuovo governo sarà in grado di portare alla commissaria un idea così geniale e un piano così perfetto da poter convincere la Vestager a dare il suo consenso, non lo possiamo sapere.

Sicuramente è abbastanza sicuro che il governo non abbia preso una decisione, stia valutando solo l’ipotesi e l’incontro della prossima settimana con la Vestager sarà utile per approfondire l’argomento con la Commissione, sondare il campo e valutare le possibilità.

Ita

“Abbiamo valutato la possibilità di portare avanti il progetto ITA ed espresso la volontà di confermare un vettore nazionale del trasporto aereo. La procedura presuppone il coinvolgimento del Parlamento, che dovrà esprimersi sul piano industriale di ITA e della Commissione europea alla quale saranno presentate proposte per la risoluzione delle questioni ancora aperte”confermano in una nota congiunta i ministri dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti e delIe nfrastrutture e Trasporti, Enrico Giovannini.

Nelle decisioni verranno coinvolti sia il parlamento che ovviamente la Commissione UE, questo è un segnale che il governo non ha intenzione di aggirare i vincoli della UE, come invece vorrebbe il “piano” che gira in questi giorni, di cui non hanno fatto alcun cenno, ma sicuramente ne avranno parlato durante la riunione, nella nota.

La Commissione Europea verrà coinvolta “La prossima settimana è prevista una riunione in collegamento tra i ministri Giancarlo Giorgetti, Enrico Giovannini, Daniele Franco e la commissaria europea Margrethe Vestager. Alla Commissione europea saranno presentate proposte per la risoluzione delle questioni ancora aperte“, spiegano fonti ministeriali.

In caso di gara Alitalia avrebbe bisogno di altri 200 milioni 

Se ci dovesse essere una gara per la cessione delle attività, come chiede Bruxelles, il commissario Leogrande stima che servirebbero altri 4-5 mesi per portarla a termine e almeno 200 milioni aggiuntivi di denaro pubblico per non fermare i voli.

Ma la Ue non vuole che vengano dati altri soldi, ha detto Vestager, che ha bloccato anche gli indennizzi covid, autorizzandone solo una tranche, in quanto sembrerebbe che Alitalia abbia inviato alla Commissione dei calcoli non conformi con le procedure UE, ovvero siano stati chiesti più soldi rispetto a quelli che realmente spetterebbero Alitalia, in base al calcolo del “danno economico effettivamente subito“.

I sindacati

I sindacati ovviamente vorrebbero una vendita in “blocco” senza alcuna gara e senza spezzatino, mi spiace dirlo, ma è ormai inevitabile il cambio di rotta.

I sindacati chiedono di essere “convocati urgentemente, il sindacato confederale non può non essere coinvolto sulla partita di Alitalia” dichiara il segretario generale Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi e e il segretario nazionale per il trasporto aereo Ivan Viglietti in merito alle dichiarazioni dei ministri dopo il vertice al Mise.

Le dichiarazioni dei ministri sono molto importanti, confermano la volontà di portare avanti il progetto per l’avvio della nuova compagnia di bandiera, progetto che però non supera tutte le nostre preoccupazioni e dei numerosi lavoratori che ieri hanno manifestato in piazza Montecitorio“, dichiarano i due segretari della Uiltrasporti. “Serve trovare una soluzione celere per la newco Alitalia Ita tanto per l’acquisizione dei compendi di Alitalia in A.S. che a nostro modo di vedere devono avvenire attraverso una trattativa privata con lotto unico e mantenendo l’attuale perimetro aziendale anche se con una diversa articolazione societaria. Questo per salvaguardare aviation manutenzione ed handling e devono essere compresi brand e slot di Linate“, spiegano Tarlazzi e Viglietti.

Non ci siamo…

No non ci siamo, necessario seguire un unica strada, valutare la possibilità di una società anche a partecipazione pubblica che sia redditizia, ovviamente con un piano industriale a medio termine, impossibile che lo sia fin da subito, nel caso in cui non sia possibile, visto che a questo punto non essendo più Alitalia essenziale e strategica, e’ essenziale lavorare solo in un ottica imprenditoriale, basta e ripeto basta continuare “senza se e senza ma” con i paraocchi per salvare qualcosa che “non si può salvare a tutti i costi

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