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Boris Johnson vuole tagliare le tasse sui voli nazionali

Boris Johnson ha affermato di voler tagliare le tasse sui voli nazionali, nel tentativo di aumentare i collegamenti in tutto il Regno Unito, il rischio e’ un aumento per i voli internazionali.

Una consultazione esaminerà le opzioni tra cui la creazione di una nuova tariffa interna più bassa o detassare i voli di ritorno (se acquisteti in un unica prenotazione).

Se da un lato il taglio delle tasse sui voli domestici sarà accolta con favore dalle compagnie aeree, dall’altro vede gli ambientalisti non sono favorevoli (ovviamente).

Il Primo Ministro ha anche destinato 20 milioni di sterline per i collegamenti ferroviari e stradali e per lo studio di fattibilità di un ponte tra l’Irlanda del Nord e la Scozia.

Scrivendo sul Daily Telegraph, il primo ministro ha detto che la mancanza di una strategia di trasporto nel Regno Unito ha portato a “collegamenti inadeguati” tra le quattro nazioni del Regno Unito.

“Voglio anche ridurre il costo ai passeggeri sui voli nazionali in modo da poter supportare la connettività in tutto il paese“.

Ma ci potrà essere un problema per i voli internazionali

I ministri promettono di bilanciare qualsiasi taglio nell’APD per i voli nazionali con un aumento collegato dell’APD sui voli internazionali .

Al momento nel Regno Unito esiste una tassazione APD iniqua, ovvero se prendi un volo di ritorno da un aeroporto del Regno Unito a un altro, paghi l’APD su entrambe le tratte. Se voli all’estero la paghi su una sola tratta, quindi paghi più tasse volando da Londra a Belfast che da Londra a Dublino.

Gli ambientalisti sostengono che l’aviazione è ancora tassata meno di quello che si dovrebbe.

La revisione esaminerà anche l’opportunità di aumentare il numero di scaglioni di distanza per i voli internazionali, attualmente l’APD viene addebitato a ciascun passeggero in base alla destinazione finale, dal 2015 ci sono solo due scaglioni, uno per voli fino a 2.000 miglia e l’altra oltre le 2000 miglie.

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