Giorgetti: ITA leggera e strumenti per chi rimane nella…
Il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, ieri in commissione alla Camera è stato chiaro, anche se non tutti gli aspetti sono condivisibili, si denota un approccio diverso dell’attuale governo, rispetto ai precedenti.
“Lo Stato farà la sua parte e ci crede, 3 miliardi di euro per avere una compagnia aerea che garantisca l’accessibilità dell’Italia al cargo business e alla sua vocazione al turismo. Ma la compagnia deve poi essere in grado di sostenersi da sola.” dichiara Giorgetti.
“Non è possibile immaginare un contributo statale. Noi stiamo negoziando duro ma anche il governo condivide con l’Ue che la newco abbia un suo equilibrio economico aziendale. Tutto ciò significa che per volare Ita non può essere troppo pesante, se è troppo pensante non vola.”
Meno dipendenti
Alitalia attualmente ha 11 mila dipendenti, ITA ne dovrebbe assorbire poco meno di 4 mila.
Per alleggerire bisogna tagliare dipendenti, anche a costo di andare incontro a “ripercussioni, anche di carattere sociale che stiamo valutando anche con ministro del Lavoro. Servono strumenti per chi non potrà essere accolto a bordo della newco.” dichiara il ministro Giorgetti.
Mi trovo d’accordo con Andrea Giuricin che come me appoggia la posizione di Giorgetti, che ha mantenuto fede anche a quanto detto solo un anno fa, in un intervista a formiche.it ha commentato: “Il ministro altro non ha fatto che ribadire un concetto. Alitalia deve stare sul mercato, senza più la stampella pubblica. E questo lo pensa anche l’Europa. Da questo punto di vista è stato fatto un esercizio di realtà. L’uscita di Giorgetti fa parte della trattativa politica in corso. L’Ue chiede discontinuità e il governo italiano sottoscrive”.
Andrea conclude: “Vedo molto difficile per Alitalia rimanere sul mercato, un mercato europeo che è debole. Rimane lo scacchiere domestico, in cui molte tratte sono state date a mezzo sussidi. Sarà complesso trovare una nicchia e questo è il vero problema. Ora il governo deve giocare questa partita, al netto del salvataggio. Sui paletti c’è sintonia con l’Ue e Giorgetti lo ha dimostrato. Ma ora c’è la sfida del mercato. Io mi aspetto sinceramente che il governo vada avanti con questo grande progetto, ma Alitalia da sola sul mercato non ci può stare. Forse, alla fine, finirà dentro un grande gruppo.”