Robert Courts Covid-19 Regno Unito UK

UK: il ministro dell’aviazione cauto ma ottimista

È troppo presto per dire quali paesi saranno nella lista verde per i viaggi” ha confermato il ministro dell’aviazione Robert Courts.

Ha aggiunto che il governo deciderà quale paese rientrerà in ciascuna categoria nella “prima parte di maggio”. 

Forse è un pò presto per illudersi che questo avverrà come promesso nei tempi previsti, è molto probabile che si slitterà la riapertura ai viaggi almeno di un mese, altri esponenti dello stesso governo sono stati molto più cauti, compreso il primo ministro.

Jet2 ha sospeso tutti i voli e i pacchetti vacanze fino al 23 giugno a causa dell’incertezza.

Courts precisa che: “Non sarebbe giusto per me speculare su quali paesi in quali aree del mondo potrebbero essere in quale elenco. Dovremo farlo nel momento giusto, è troppo presto per dirlo al momento“.

Secondo la road map, i viaggi internazionali potranno riprendere “non prima del 17 maggio”.

Il sistema a semaforo, inizialmente accolto con favore dalle compagnie aeree e dai tour operator, per ora complica la ripartenza, anche per i paesi in lista verde.

Costerà caro non solo ai britannici tornare nel Regno Unito, anche se il paese di provenienza è nella lista verde, il sistema richiede due test Covid-19 negativi, uno prima della partenza e uno dopo l’arrivo in UK.

Per una famiglia di 4 persone che torna in UK dopo una settimana di vacanza da un paese nella lista verde, al costo del pacchetto (volo+sistemazione) si aggiunge il costo dei tamponi PCR, in media 150 sterline, ovvero per 4 persone 600 sterline di test PCR senza contare i 4 da fare prima della partenza del volo di ritorno, in questo caso è sufficiente un antigenico.

Il governo si è impegnato per fare in modo che i costi dei test siano inferiori di quelli attuali.

Per farvi un idea del costo: CityDoc e Confirm.