Dagli scarti di carbonio di Airbus nascono biciclette
Da un idea geniale di Robin Cojean, un ingegnere aeronautico, un ulteriore tassello di “economia circolare” di Airbus.
Da quando Airbus ha iniziato a produrre i primi pannelli in materiali compositi e più leggeri, utilizzando la fibra di carbonio, ci si è posti il problema di come riutilizzare gli “scarti” della lavorazione, di un materiale così prezioso, trasformando uno “scarto” in “valore” per nuovi prodotti.
Robin Cojean, ha fondato Petit·Breton, una piccola azienda che produce delle biciclette altamente tecnologiche ed innovative.
E’ un idea che ha trovato in Airbus un partner ideale e che dimostra ancora una volta quando l’industria aeronautica e nello specifico Airbus, pone particolare attenzione al riciclo, al riutilizzo del materiale spesso pregiato per creare nuovi prodotti di valore.
Robin ha trovato nel team di Airbus al Technocentre di Nantes un patner ideale ed è così partita la produzione delle prime biciclette realizzate con rifiuti di carbonio riciclato dalla produzione Airbus.
La prima bici in carbonio “made in Airbus” è già in produzione nella fabbrica della start-up Petit·Breton di Nantes, che si trova a pochi chilometri dalla sede di Airbus a Nantes, una produzione a KM ZERO.
Robin Cojean, il fondatore di Petit·Breton, ricorda il suo primo incontro con Airbus: “Era il 2013. Stavo svolgendo il mio tirocinio di fine studi di ingegneria nell’officina di riparazione di compositi a Nantes. Ho visto molti scarti di carbonio inutilizzati. All’epoca ero appassionato di biciclette e l’idea di produrre biciclette in carbonio in Francia era già nella mia mente “.
Robin Cojean, il fondatore di Petit·Breton, ricorda il suo primo incontro con Airbus: “Era il 2013. Stavo svolgendo il mio tirocinio di fine studi di ingegneria nell’officina di riparazione di compositi a Nantes. Ho visto molti scarti di carbonio inutilizzati. All’epoca ero appassionato di biciclette e l’idea di produrre biciclette in carbonio in Francia era già nella mia mente “.
Dopo una carriera di 5 anni come ingegnere aeronautico in Francia e all’estero, Robin ha finalmente deciso di realizzare il suo sogno e di produrre, a Nantes, una bicicletta monoscocca, un progetto eco-friendly e personalizzata, in fibra di carbonio e lino, acquista tutti i suoi materiali localmente ed è un produttore francese al 100%.
Ha creato così la sua azienda Petit · Breton, il nome è un riconoscimento al primo doppio vincitore del Tour de France, Lucien Mazan, noto con il suo soprannome “Lucien Petit Breton”.
Riciclo del carbonio: Airbus amplia i suoi progetti
Airbus a Nantes produce scarti di carbonio per circa 100 tonnellate ogni anno e i team stanno lavorando da diversi anni al riutilizzo degli scarti di carbonio dall’estremità delle bobine di drappeggio, necessari per fabbricare i pannelli compositi della scatola dell’ala centrale.
All’interno del Technocentre presso il sito di Nantes, un team di progetto “Re-use Carbon” ha lavorato con successo al suo riutilizzo e ha aumentato i suoi progetti per dimostrare la fattibilità del riciclaggio del carbonio. “Abbiamo prodotto oggetti di design, protesi e persino tavole da surf. Ogni anno troviamo nuove prospettive per diversi settori e stiamo attualmente esplorando opportunità per la produzione su piccola scala di parti di aeromobili all’interno di Airbus. Siamo convinti che sia possibile a lungo termine rivalutare tutti i nostri rifiuti di carbonio dandogli una seconda vita“, spiega David Merle, Airbus Procurement Manager e Nicolas Fordos, Project Manager presso il Technocentre.
Dai test alla produzione della prima bici
Quando hanno saputo del progetto di Robin, dopo un primo incontro nel dicembre 2020, hanno lavorato al telaio, alla forcella, al manubrio, alla sella e all’attacco manubrio della bici. Sono stati presi in considerazione molti vincoli tecnici per facilitare l’implementazione e la trasformazione del materiale nella produzione della bici. È stata avviata una fase di test e Airbus ha fornito a Robin due kit di taglio del carbonio ricondizionati: due kit di materiali diversi, uno in lamiera di carbonio, l’altro in tessuto di carbonio, ciascuno lungo 4 metri, che ha permesso la produzione di una bici. Allo stesso tempo, il team ha prodotto una copertura per bicicletta, realizzata con fogli termoplastici che ricoprono le fusoliere degli aerei durante il trasporto.
Attualmente in fase di assemblaggio nello stabilimento Petit·Breton, la bicicletta in carbonio “made in Airbus” sarà consegnata al suo primo cliente il prossimo giugno e i team Airbus sono già impegnati a esplorare nuove opportunità per i rifiuti di carbonio.
Fonte: Airbus – per saperne di più delle biciclette Petit·Breton