Spagna e Portogallo, restrizioni ormai necessarie
Una politica per nulla compatibile con quella degli altri paesi europei, in particolare se in area Schengen, non può garantire la libera circolazione senza restrizione, qualora queste possano mettere a rischio la gestione pandemica e quindi diventare un rischio sanitario in altre nazioni.
Spagna e Portogallo, attualmente stanno applicando norme che contrastano con quelle decise da altre nazioni europee, ieri il Portogallo ad esempio ha deciso di non imporre il test PCR (accettano antigenici)ai passeggeri britannici in ingresso in Portogallo.
Ancora una volta le comprensibili esigenze dell’industria del turismo sovrastano e contrastano quelle della più importante sicurezza sanitaria pubblica ed il governo che invece dovrebbe garantire che tutte le misure necessarie per garantire il controllo della pandemia, abbassa la testa ed accetta di “sottomettersi” all’esigenze dell’economia.
La Commissione Europea continua ad invitare gli stati membri a non imporre restrizioni diverse da quelle decise in comune per viaggiare tra i paesi in area Schengen e da alcuni paesi extra, compreso il Regno Unito, ma a queste condizioni, le decisioni prese da Germania, Francia, Italia, Austria ad esempio, di imporre una quarantena per i passeggeri dal Regno Unito è totalmente comprensibile, come lo sarebbe anche per Spagna e Portogallo, che a caccia di turisti sembrano dimenticare di essere parte dellìUE.