Nuove pressioni dai vettori UK al governo
L’industria del trasporto aereo nel Regno Unito e’ sicuramente la più colpita tra quelle europee, era del tutto prevedibile, e’ bene ricordarlo, ma i CEO delle compagnie aeree continuano giustamente ad esercitare pressioni sul governo per aggiungere altri paesi nella lista verde.
E’ bene ricordare che questo non basta a far ripartire il settore dei viaggi, in quanto le scelte intraprese dal governo britannico, impongono la massima attenzione e rigore da parte dei paesi di destinazione dei potenziali viaggiatori dal Regno Unito.
I CEO oltre a spingere per spostare in lista verde più paesi, stanno esortando il segretario ai trasporti affinché modifichi u requisiti dei test antigenici e PCR al rientro.
In una lettera a Grant Shapps, hanno scritto: “Su questa base non c’è motivo per cui, ed è essenziale, che gran parte dell’Europa, compresi i mercati chiave del volume, gli Stati Uniti, i Caraibi e altri mercati principali, non possa diventare verde la prossima settimana in tempo per il resto del picco estivo. Se il regime di test rimane in vigore, con i suoi costi e oneri amministrativi, avrà un enorme impatto sull’aviazione britannica, agendo efficacemente come una tassa sui voli di circa 100 sterline, in media. Non è chiaro se il governo abbia compreso questo rischio. .”
Dicono che attualmente non stanno vedendo “nessuna vera ripresa della fiducia dei clienti. Nonostante i timidi passi avanti, il tempo sta finendo rapidamente per rimettere in carreggiata le industrie dell’aviazione, dei viaggi e del turismo del Regno Unito per una ripresa sostenibile per proteggere i milioni di lavori che supportano. Non possiamo permetterci di rimanere fermi in questo periodo estivo vitale e esortarvi ad agire”.
La lettera è stata firmata da Airlines UK Tim Alderslade, dal CEO di Virgin Atlantic Shai Weiss, dal CEO di easyJet Johan Lundgren e dal CEO di British Airways Sean Doyle, il CEO di Jet2.com Steve Heapy, l’amministratore delegato di Loganair Jonathan Hinkles, il CEO di Ryanair Edward Wilson e Andrew Flintham, amministratore delegato di TUI UK & Ireland.