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Virgin Atlantic si prepara allo sbarco in borsa

Proseguono i contatti tra Virgin Atlantic e alcuni fondi, secondo fonti ben informate, per preparare la quotazione della compagnia aerea alla borsa di Londra questo autunno.

Virgin Atlantic è stata particolarmente colpita dalla chiusura delle frontiere a causa della sua dipendenza dai voli transatlantici, ma le previsioni indicano una ripresa molto forte, la compagnia di Richard Branson, il 51% è in mano al gruppo Virgin, dopo essersi assicurata il salvataggio è pronta allo sbarco in borsa.

La potenziale quotazione segnerebbe la prima volta che Virgin Atlantic offre le sue azioni al pubblico dal suo lancio nel 1984 e allineerebbe la compagnia aerea britannica ai suoi concorrenti quotati in borsa.

Con la quotazione e la conseguente iniezione di nuovi capitali, Virgin Atlantic rafforzerebbe il bilancio, un operazione che oltre a metterla al riparo da ulteriori “imprevisti” le darebbe un ulteriore slancio per la crescita.

Virgin Atlantic durante la pandemia ha raccolto oltre 1,5 miliardi di sterline e non ha avuto accesso ai fondi del governo del Regno Unito, come easyJet e British Airways.

I banchieri di Citi e Barclays sono stati nominati alla guida dell’IPO, come riportato per la prima volta da Sky News.

Virgin Atlantic non conferma e non vuole rilasciare ulteriori dichiarazioni “non commentiamo speculazioni”.

Attualmente Virgin Atlantic è per il 51% di proprietà del gruppo Virgin di Richard Branson, mentre il 49% è di Delta.

Intanto di oggi l’annuncio che per la prima volta Virgin Atlantic volerà a Edimburgo, aprendo una nuova base dalla prossima stagione invernale, per volare alle Barbados e da marzo del prossimo anno in Florida.