Commissione Europea

Fit for 55 UE: fondamentale “bilanciare”

Con Fit for 55, la Commissione Europea intende aumentare il costo delle emissione di carbonio derivate dal riscaldamento, dai trasporti e dall’industria, tassando anche il carburante tradizionale per aviazione, imponendo una percentuale minima di SAF.

Se l’obbiettivo dellaCommissione è quello di ridurre progressivamente l’utilizzo di carburante tradizionale per aviazione a favore del SAF, è fondamentale che la tassazione venga bilanciata, per evitare che una tassazione troppo alta, impedisca all’aviazione di continuare ad investire in carburanti alternativi green e tecnologie che riducano il consumo di carburante e le emissioni nocive.

Uno degli obbiettivi del settore aereo, anche prima del green deal è la riduzione dei consumi, per ridurre i costi, in questo processo è dunque indispensabile accompagnare il settore nella sua “naturale” conversione, accelerando e rendendo sempre più compatibili, gli obbiettivi di riduzione dei costi e la sostenibilità, anche quest’ultimo punto è al centro della politica industriale della maggior parte delle compagnie aeree.

Necessario quindi in un certo senso “premiare” le compagnie aeree più performanti verso gli investimenti nella riduzione delle emissioni, che dovranno continuare ad investire, sapendo ad esempio, che almeno una parte consistente della nuova tassazione, venga utilizzata per contribuire agli investimenti per ricerca e nuovi impianti di produzione di carburante per aviazione sostenibile (SAF).

Bisognerà comunque anche stimolare quella parte del settore aereo che a causa di scelte commerciali e di business differenti vedrebbero aumentare pericolosamente i costi, obbligate ad utilizzare una quota minima di SAF che al momento risulta ancora costoso, sarà importante evitare che anche in questo caso vi sia un bilanciamento per non “colpire a morte” questi vettori che potrebbero non essere più competitivi per sopravvivere.