British Airways rispolvera il low cost a Gatwick
Mi sembra di rivedere Sir Stelios, quando nel 1996 fu convocato dall’allora CEO di British Airways Bob Ayling negli uffici di Hatton Cross ad Heathrow, Bob doveva parlare con Stelios, voleva acquistare easyJet, ovviamente la vendita non avvenne e un anno dopo nacque go.
British Airways, questa volta nelle vesti di IAG ci riprova e dopo la breve storia di go, che chiuse solo pochi anni dopo, acquistata da easyJet, forse è arrivato il momento giusto di competere direttamente con la low cost orange, indebolita dalla pandemia, sfruttando gli slot a questo punto preziosi già in mano a BA a Londra Gatwick, che a quanto pare nessuno riesce ad ottenere e che British Airways ha sempre tenuto ben stretti.
In questa fase post-pandemica bisogna reinventarsi e rispolverare il low cost british, oggi con maggiori competenze rispetto al passato, se go nel 1997 era la prima compagnia low cost di BA, oggi ci sono anche le competenze e il know how di Vueling e numerosi esempi di modelli low cost dai quali trarre ottimi spunti da riproporre e oggi più di ieri essere consapevoli di cosa fare e di cosa non assolutamente fare.
British Airways sta dunque dialogando con i sindacati inglesi su alcune proposte per per trasformare la base di Gatwick di British Airways in una vera e propria compagnia low cost sul corto raggio.
La notizia è stata riportata per la prima volta dal Wall Street Journal, mentre il Headforpoints.com ha riferito giovedì che BA aveva inviato un’ e-mail al suo personale per dire che stava considerando “una nuova filiale operativa da affiancare alla nostra operazione di Gatwick a lungo raggio esistente” che dovrebbe essere operativa dalla summer 2022, nella stessa mail, British Airways fa notare che “In precedenza era un mercato altamente competitivo, ma per gestire una compagnia aerea sostenibile nell’ambiente attuale, abbiamo bisogno di un modello operativo competitivo”, la nuova base, il nuovo modello, la nuova compagnia, ci “aiuterebbe a essere sia agili che competitivi, permettendoci di costruire una presenza sostenibile a corto raggio a Gatwick nel tempo“.
BA dallo scorso anno ha spostato tutti i suoi voli a corto raggio da Gatwick a Heathrow, lasciando il secondo scalo londinese (quasi) con la sola easyJet, che a sua volta ha ridotto drasticamente le operazioni, ora quindi non avendo mai avuto intenzioni di abbandonare lo scalo, si sapeva che sarebbe stata una scelta provvisoria dettata dalle condizioni di traffico attuali, potrebbe tornare a Gatwick con una nuova livrea, Sean Doyle, amministratore delegato di BA, il mese scorso ha affermato che la società stava “aggiustando il [suo] modello di business per anticipare quella che sarà una ripresa in ritardo negli affari”.
Ne approfitto per suggerirvi nuovamente il libro di Tony Anderson: easyJet Rising, vi svelerà numerosi retroscena di easyJet, ma anche di GO fly la prima low cost di British Airways.