ITA airways

ITA no al CCNL si al minimo contrattuale

ITA non intende applicare il CCNL come applicato in Alitalia, ma come previsto dall’ART.203 del decreto legge Rilancio del 2020, applicare i minimi contrattuali previsti dai contratti del personale di volo.

Il sindacato è contrario, ma è lo stesso sindacato che ha applaudito il governo lo scorso anno, quando ha inserito nel DL l’art 203, che ricordo prevedere unicamente l’adeguamento ai minimi per le compagnie aeree con basi in Italia.

L’Art. 203 Trattamento economico minimo per il personale del trasporto aereo DECRETO-LEGGE 19 maggio 2020, n. 34   – Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonche’ di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19. (20G00052) (GU Serie Generale n.128 del 19-05-2020 – Suppl. Ordinario n. 21) prevede che: “I vettori aerei e le imprese che operano e impiegano personale sul territorio italiano e che sono assoggettati a concessioni, autorizzazioni o certificazioni previste dalla normativa Agenzia europea per la sicurezza aerea (EASA) o dalla normativa nazionale nonche’ alla vigilanza dell’Ente nazionale per l’aviazione civile (ENAC) secondo le vigenti disposizioni, applicano ai propri dipendenti, con base di servizio in Italia ai sensi del regolamento (UE) n. 965/2012 della Commissione, del 5 ottobre 2012, trattamenti retributivi comunque non inferiori a quelli minimi stabiliti dal Contratto Collettivo Nazionale del settore stipulato dalle organizzazioni datoriali e sindacali comparativamente piu’ rappresentative a livello nazionale.”

L’unico obbligo per ITA è applicare ai propri dipendenti, trattamenti retributivi comunque non inferiori a quelli minimi stabiliti dal Contratto Collettivo Nazionale del settore stipulato dalle organizzazioni datoriali e sindacali comparativamente piu’ rappresentative a livello nazionale.

ITA non è obbligata in base alla legge nazionale vigente ad applicare un CCNL, ma è libera a concordare “se vuole” un Contratto differente con le parti sociali, ma ricordo non è obbligata.

Il dialogo con il sindacato continua, anche se in questo punto non si è ancora trovato l’accordo.