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Johan e Michael in “casa easyJet&Ryanair”

Mi sembra di immaginare Johan e Michael protagonisti di un remake di Casa Vianello, “casa easyJet&Ryanair“, Johan è Raimondo e Michael (non me ne voglia!) Sandra, Sandra come al solito non sta mai zitta (Michael parla sempre) per dire la sua e Raimondo a sopportarla, perchè? … Johan ha detto a Michael di farsi i “cavoli suoi”.

Ieri durante la prima giornata dell’Airbus Summit a Tolosa, intervistato ha espresso il suo “fastidio” riguardo alle dichiarazioni di Michael che “consiglia” a easyJet di fondersi con un altra compagnia o un altra modalità, perché se vuole continuare ad esistere non potrà farlo più da sola.

La scena sarebbe stata molto divertente se ci fosse stato un contraddittorio, in quanto Michael O’Leary non le manda mai a dire, ma soprattutto quando parla, sa quello che dice, ogni sua dichiarazione non deve solo essere letta, deve essere interpretata, pesata e contestualizzata, vi ricordo che il CEO di Ryanair Group, è colui che ne sa più in Europa di aviazione, il più longevo (non vecchio!) e con un esperienza alle spalle di tutto rispetto.

Johan a confronto, senza voler mancare di rispetto al CEO di easyJet, è un novellino e dovrebbe ascoltare le dichiarazione di Michael e prendere spunto per una riflessione sul suo operato e sul futuro di easyJet, perchè anche io sono della stessa opinione di Johan, ovvero easyJet potrebbe tranquillamente sopravvivere da sola, ma fin quando in easyJet non ci sarà completa trasparenza sui piani della compagnia, ogni tipo di speculazione sarà possibile, attualmente tranne sulle basi stagionali, sembra esserci poco di sensato, ripeto … sembra, se ci date gli strumenti per poter capire ciò che sta facendo easyJet, magari possiamo cambiare idea.

“(È) una totale assurdità“, ha detto a Reuters il CEO di easyJet Johan Lundgren “Esorterei chiunque gestisca una compagnia aerea a concentrarsi sulla propria attività piuttosto che speculare sugli altri, (dove) non hanno idea di cosa stia succedendo”.

E’ chiaro il riferimento a Michael O’Leary CEO di Ryanair Group. è stato l’unico ad esprimere un idea più ampia, lo fa sempre e quasi sempre ha ragione, ma anche in questo caso è da più di un anno che lo dice e a me sembra che sia solo un modo per dire che easyJet deve cambiar registro.

Johan ci tiene a precisare che il consolidamento è già in atto, infatti Wizz Air da qualche mese stava portando avanti una trattativa per l’acquisto di easyJet, offerta rifiutata dal Consiglio di amministrazione.

Compagnie aeree come Volotea, la stessa Wizz Air e Ryanair che non accenna a fermare la sua crescita, stanno prendendo spazi lasciati anche da easyJet, sempre nel consolidamento, e l’unico motivo a noi noto per cui easyJet abbia lasciato tali spazi è la scarsa redditività, analizzando i dati del margine delle singole basi però e conoscendo in particolare alcuni aeroporti, è difficile credere che sia stato esclusivamente questo il motivo per cui easyJet abbia drasticamente fatto un passo indietro in Italia e a Venezia in particolare.

Se Lundgren facesse come fa Michael O’Leary, che senza peli sulla lingua dice chiaramente sempre quale sia il problema, forse anche noi potremmo dargli ragione, mi spiace per Johan, ma non è questo il modo per cercare di portare dalla parte della compagnia i media, gli azionisti e l’opinione pubblica.

La comunicazione è fondamentale, la completezza dell’informazione pure ed è importante che quanto dichiarato non possa far sorgere dubbi o speculazioni, perchè sappiamo tutti come reagiscono i mercati, easyJet è un azienda quotata, quindi si rischia di creare un danno agli azionisti.

Ha fatto bene Johan ad ammettere che “non siamo contrari a nessun tipo di attività di fusione e acquisizione, ma deve essere in grado di fornire valore agli azionisti e fornire un motivo per credere in un risultato di successo“,però attualmente non mi sembra stia facendo tutto quello che è possibile fare per creare valore, non sono solo io a dirlo, se lo sono chiesti tutti gli analisti del settore dopo l’ultimo aumento di capitale contestualmente al no a Wizz Air, non è colpa dei media, non è colpa della borsa se c’è stato dato modo di avere dubbi sui motivi per cui easyJet avesse fatto quella scelta, conosciamo il mercato, conosciamo il settore, quanto dichiarato nelle motivazioni della dichiarazione inviata agli azionisti, non è totalmente chiara, io per primo ho pensato ad altro.