Noi polli da batteria
Per Alfredo Altavilla, “noi” passeggeri low cost, siamo come polli da batteria. Altavilla dicendo questo, commette un gravissimo errore, probabilmente non ha mai volato con alcune delle low cost operanti in Italia, probabilmente non si è ancora reso conto che non esiste un solo modello di low cost ed in ogni caso, io non sono un pollo!
Questa settimana ho volato 2 volte con Volotea, 1 volta con easyJet ed una con Ryanair, sono tre mondi completamente diversi, 3 modi di vedere il low, 3 differenti modelli di cost, 3 modelli diversi di low cost.
Volotea è stata nominata “Compagnia aerea low cost leader in Europa” ai World Travel Awards 2021. Il prestigioso riconoscimento è stato annunciato venerdì 22 ottobre, non è un caso che lo vinca una compagnia che durante l’intero anno ed in particolare quest’ultima estate si è fatta molto notare, è cresciuta nonostante altre non siano riuscite a farlo, comincia ad essere riconosciuta, si inizia a parlare molto più spesso di Volotea.
Anche grazie alla forza di un “brand” che supporta il grande lavoro e resilienza dei team Volotea, che hanno saputo, sono i primi ad ammetterlo anche con alcuni problemi, a raggiungere risultati che per molti potevano essere considerati impossibili, “rendendo possibile“, come ha commentanto qualche giorno fa Valeria Rebasti Country manager Volotea, “l’impossibile“.
Per essere più precisi, Volotea, come anche Ryanair e Wizz Air, hanno reso in questi anni, molte cose che per il “tradizionale” delle “major” o “legacy” a seconda del contesto, non era neanche solo lontanamente pensabile, irraggiungibile, non un opzione… possibile!
Innovare e trasformare, è l’anima del commercio, deve essere un principio del trasporto aereo, non solo in termini di tecnologia (aerei/motori/SAF) ma anche nel servizio offerto al passeggero, in tutto quello che fa … Customer Experience.
Innovare e trasformare, è l’anima del commercio, deve essere un principio del trasporto aereo, non solo in termini di tecnologia (aerei/motori/SAF) ma anche nel servizio offerto al passeggero, in tutto quello che fa … Customer Experience.
La Customer Experience, ieri ne ho avuto la conferma per l’ennesima volta di quanto questa ricopra un ruolo importante nel conquistare un cliente, di quanto questa sia molto delicata ed assolutamente piena di sorprese.
Voglio essere totalmente imparziale, ma raccontare la mia esperienza, io ho sempre volato easyJet per oltre 2 anni, quando mi dava la possibilità di volare ovunque da Venezia, Volotea operava destinazioni che non erano mie mete principali, quindi il mio ultimo volo risaliva al 2017 per Tolosa.
A settembre quindi sono tornato a volare con Volotea dopo 5 anni, una mia seconda prima volta, l’impressione è stata davvero di non volare con una low cost, il confronto anche solo con easyJet è stato immediato, due mondi differenti.
Il servizio a bordo, il brand che è stato utilizzato in tutte le sue forme dal sito, alla carta di imbarco, al layout di cabina, alla livrea degli aerei ed ovviamente nelle divise del personale di bordo, la presenza del WI-FI per un servizio di IFE a bordo, un dettaglio per nulla comune nel mondo low-cost, mi hanno trasmesso la sensazione di volare con una compagnia legacy, trasformando la mia idea di volo con easyJet, che si è abbassata di livello, perchè questa è Volotea.
Eppure easyJet ha investito molto nel tanto apprezzato #orangespirit, ma qualcosa ora non funziona più, anche perché altre compagnie lo stanno rendendo anche “obsoleto” ed ha bisogno di un rilancio, per ritornare ad essere quell’elemento distintivo di easyJet, il 21 ottobre easyJet ha aperto a Londra Gatwick la sua prima lounge, un primo passo che conferma la volontà di easyJet di investire sul passeggero business.
Perchè ho voluto farvi notare questi “non dettagli”?, per darvi un ulteriore elemento che conferma quanto oggi non si debba più parlare di low cost, ma di “modelli“, Altavilla dovrebbe imparare a distinguerli e ad avere più rispetto per i passeggeri, anche i suoi passeggeri, perchè gli unici voli in ritardo ieri, erano di ITA, gli unici voli che non sono atterrati ieri mattina a Linate, ma dirottati in altri aeroporti, erano di ITA, perchè ITA deve ancora ottenere la CAT 3 B per poter atterrare in caso di scarsissima visibilità, sui disagi provocati ai passeggeri, si sa che la nebbia è una probabilità molto alta a Linate, ne riparleremo.