London Heathrow LHR

OK dalla CAA per l’aumento delle tariffe a Heathrow

La CAA ha dato il via libera all’aumento delle tariffe applicate ai vettori dall’aeroporto di Londra Heathrow, come richiesto dal gestore, ma non fino al 90%, l’autorità ha posto il limite del 56%, aumento che rimane comunque molto alto e rischia di ricadere sui passeggeri.

Le compagnie aeree contrarie all’aumento, anche la IATA lo ha definito un “comportamento oltraggioso”, riferendosi alla decisione dell’aeroporto.

Willy Walsh, AD di IATA aveva commentato:È tempo che gli azionisti di Heathrow si facciano avanti. Hanno goduto di rendimenti costanti per anni. Invece di aspettarsi che il pubblico in viaggio copra rendimenti eccessivi, è tempo che investano. Tutti gli occhi saranno puntati sulla CAA per assicurarsi che stiano facendo il loro compito di proteggere il consumatore respingendo il comportamento oltraggioso dell’aeroporto“, Walsh, conosce bene l’aeroporto, prima di diventare CEO di IATA era CEO di British Airways.

La CAA ha ascoltato solo in parte l’appello di Walsh, il Regno Unito è ancora molto indietro con la ripresa rispetto all’Europa e l’aumento rischia di vanificare i timidi segnali di ripresa, con un aumento del traffico il prossimo anno, che potrebbe, secondo gli analisti, essere di appena l’11%.

Le accuse di questi giorni delle compagnie aeree si spostano sul ?regolatore” ovvero la CAA: “Abbiamo bisogno di un forte regolatore per reprimere ciò che è palese truccatura“, ha affermato Tim Alderslade, CEO del gruppo industriale Airlines UK. “Come può essere nell’interesse dei consumatori aumentare le tariffe fino al 50%?”.

L’aumento richiesto da Heathrow infatti ha il solo fine di rimpinguare le casse dell’aeroporto che hanno subito fortissime perdite dall’inizio della pandemia, ma si sa le tariffe aeroportuali colpiscono il consumatore perchè fanno parte del costo del biglietto, è palese che non si può chiedere alle compagnie aeree, anch’esse fortemente colpite di appesantire i loro bilanci, non facendo ricadere l’aumento di oltre il 50% delle tariffe aeroportuali, sul consumatore.

Tariffe che potranno aumentare dalle attuali 24,5 sterline, circa 29 euro (meno caro di Roma Fiumicino) fino a 34,40 sterline per passeggero, circa 40 euro, per un periodo di cinque anni a partire dalla prossima estate, secondo la CAA, che afferma che la tariffa per il 2020 era di 22 sterline.

Le proposte sono “inaccettabili” e arrivano “proprio mentre i viaggi internazionali riprendono su larga scala”, ha dichiarato l’AD di Virgin Atlantic, Shai Weiss.

La CAA cerca di calmare le acque con il suo CEO Richard Moriarty, che ha affermato che una decisione finale sulle tariffe si baserà sui numeri di traffico man mano che mercati come quello transatlantico riapriranno ed ha proposto:

  • Un meccanismo di condivisione del rischio per evitare che sia l’aeroporto che i consumatori si accollano tutti i rischi legati al ritorno incerto del traffico passeggeri.
  • Un limite di prezzo provvisorio per il 2022 per prevenire qualsiasi aumento “indebito” dei diritti aeroportuali mentre le proposte complete sono finalizzate.