Lufthansa Group CleanTech Hub, lo squalo
Il Lufthansa Group CleanTech Hub è il dipartimento di Lufthansa che segue i progetti di ricerca, innovazione per raggiungere gli obbiettivi di riduzione del 50% delle emissioni entro il 2030 e la neutralità di carbonio entro il 2050 del gruppo Lufthansa.
Segue 5 aeree focus, molto spesso si parla di carburante per aviazione sostenibile, di idrogeno, meno spesso delle tecnologie legate direttamente all’ingegneria degli aeromobili, come ad esempio le winglets, che possono essere di diverso tipo e realizzare con diversi materiali.
Succede spesso che l’innovazione e l’ingegneria, prenda spunto dalla natura, una natura che ci ha svelato i segreti del volo e ci suggerisce come volare meglio, consumando meno e quindi in modo più sostenibile, qualche mese fa vi avevo parlato del progetto Albatros di Airbus , che per l’appunto prende spunto dal volo dell’Albatros per progettare nuove ali, oggi vi parlo di come anche il mare può ispirare l’innovazione in aviazione.
Lufthansa come Airbus, lavora a stretto contatto con tutti i suoi patner, ognuno di loro con le proprie competenze può contribuire a raggiungere l’obbiettivo di un aviazione più sostenibile, un ottimo lavoro di squadra porta a risultati che cambiano anche il modo di volare.
Lufthansa Group e BASF introducono la tecnologia della pelle di squalo: AeroSHARK
Lo squalo è un vero maestro nella riduzione della resistenza aerodinamica, Lufthansa Technik in collaborazione con BASF ha pensato di ispirarsi allo squalo e ha trasferito quanto ha imparato dallo squalo su un aeromobile, al fine di ridurre il consumo di carburante e le emissioni.
La soluzione sviluppata si chiama AeroSHARK e consiste in film bionici adesivi che replicano la pelle degli squali.
La ben nota efficienza di quest’ultimo viene ora utilizzata per ottimizzare il flusso d’aria intorno all’aeromobile, consentendo così un significativo risparmio di carburante e una riduzione delle emissioni.
Il segreto di AeroSHARK risiede nelle proprietà microscopiche del film biomimetico. Consiste in una trama appena percettibile di piccole sporgenze a coste: le omonime costolature. Ridimensionato in patch per un’applicazione facile e mirata, il film ha milioni di queste nervature a forma di prisma, ognuna alta circa 50 micrometri.
Applicate all’aereo in un modo specifico e allineate con precisione con il flusso d’aria, le riblet ottengono guadagni di efficienza riducendo l’attrito e la resistenza della superficie, simili alle loro controparti in natura, e possono anche migliorare la portanza se attaccate alle ali.
Il film riblet è facile da applicare, anche su aerei commerciali di grandi dimensioni: è già stato certificato fino a 500 m2 sulla fusoliera inferiore e sul cupolino di un Boeing 747-400. È estremamente resistente, resiste a grandi variazioni di temperatura e differenziali di pressione, nonché alle radiazioni ultraviolette ad alti livelli di volo.
Applicate all’aereo in un modo specifico e allineate con precisione con il flusso d’aria, le riblet ottengono guadagni di efficienza riducendo l’attrito e la resistenza della superficie, simili alle loro controparti in natura, e possono anche migliorare la portanza se attaccate alle ali.
Il film riblet è facile da applicare, anche su aerei commerciali di grandi dimensioni: è già stato certificato fino a 500 m2 sulla fusoliera inferiore e sul cupolino di un Boeing 747-400. È estremamente resistente, resiste a grandi variazioni di temperatura e differenziali di pressione, nonché alle radiazioni ultraviolette ad alti livelli di volo.
A partire dal 2022, Lufthansa Cargo prevede di applicare circa 800 m2 di AeroSHARK su ciascuno dei suoi Boeing 777F cargo.
Qui, la prevista riduzione della resistenza dell’1% si tradurrà in un risparmio annuo di carburante di 3.700 tonnellate e una riduzione delle emissioni di CO2 di 11.700 tonnellate per dieci velivoli.
Anche un undicesimo velivolo sarà dotato di AeroSHARK in seguito. Aumentando questo potenziale di risparmio a una flotta globale di circa 24.000 velivoli, AeroSHARK potrebbe persino risparmiare circa due milioni di tonnellate di cherosene e circa 6,3 milioni di tonnellate di CO2 ogni anno.
La tecnologia riblet può essere adattata a tutti i tipi di aerei con un effetto simile; quindi Lufthansa Technik prevede già di certificarlo per ulteriori superfici e tipi di aeromobili nel prossimo futuro.
fonte: Lufthansa Group