O’Leary: per ridurre le emissioni, riformare ATC
Michael al summit di EUROCONTROL si e’ detto dubbioso sulla volontà dei passeggeri di contribuire volontariamente alla compensazione del carbonio o SAF, piuttosto è necessaria una riforma dell’ATC per ridurre le emissioni.
Il tema affrontato dal CEO di Ryanair è effettivamente un problema ed una soluzione parziale al problema dell’impatto ambientale, ovvero un ATC più efficiente e preciso e comune, potrebbe ridurre drasticamente le emissioni.
Michael O’Leary ha affermato che nel 2020 solo l’1% dei passeggeri della compagnia aerea ha scelto di compensare l’inquinamento da CO2 dei propri viaggi pagando di più per i propri voli, anche se il tema della sostenibilità e’ molto sentito infatti, quando poi siamo chiamati a pagare di più per un volo Ultra low cost, storciamo il naso, se invece ci viene imposto, non abbiamo alternative.
Se una nuova tassa verrà destinata esclusivamente alla ricerca e incentivi per in aviazione più sostenibile, in modo trasparente e di facile accesso per tutti, potrebbe invece essere una soluzione percorribile.
I governi dice Michael, stanno spendendo i soldi delle tasse del settore aereo per altro scopi, non per ridurre l’impatto dell’aviazione, non per incentivare la costruzione di impianti per carburante per aviazione sostenibile SAF, e’ indispensabile investire su questo fronte, perché la produzione e’ largamente insufficiente e Ryanair non è sicura che riuscirà ad utilizzare il 12,5% di carburante per l’aviazione sostenibile entro il 2030.
“Non ho fiducia che i consumatori siano disposti a compensare la loro impronta ambientale. Dovremo avere una sorta di tassazione ambientale. Penso che sia l’unico modo. Se chiedi ai consumatori cosa vogliono, vogliono tariffe basse. Quando lo vogliono? Lo vogliono ora”, ha detto Michael O’Leary.
In ogni caso come commenta Michael, una migliore regolamentazione del controllo del traffico aereo (ATC) in Europa potrebbe ridurre drasticamente le emissioni. “Stimiamo che ridurresti le emissioni di consumo di carburante tra il 10 e il 20%” ha detto O’Leary.
Riconosce il ruolo centrale di EUROCONTROL ed invita la Commissione Europa, che ha perso 20 anni per il Single European Sky a fare qualcosa di concreto, suggerendo che deregolamentazione dei fornitori di ATC europei aiuterebbe.
Il CEO di Ryanair ha anche fatto riferimento all’importanza dello sviluppo di nuove tecnologie, compresi i nuovi motori e ricorda infatti come il nuovo Boeing B737 “gamechanger” utilizza il 16% in meno di carburante e ha un numero maggiori di posti (4%), viene da se che una riduzione del consumo di carburante del 16% più un numero maggiore di passeggeri trasportati, le emissioni per passeggero si riducono e si riesce anche ad ottimizzare meglio network e capacità, nei primi mesi di utilizzo, ha detto O’Leary, rispetto a quanto dichiarato dal produttore (Boeing) i MAX di Ryanair hanno ridotto il consumo di carburante del 20%.
Michael O’Leary ha fatto un appunto del tutto condivisibile, in merito al piano Fit fit 55 della UE, più in generale alla politica della UE in merito ai piani per ridurre le emissioni del trasporto aereo in Europa, piani che condivide, ma che giustamente considera ingiusti quando i voli a lungo raggio vengono esclusi o parzialmente esclusi, è bene ricordare infatti che sono proprio i voli a lungo raggio nel loro insieme ad avere il maggior impatto sull’ambiente, non i voli a corto raggio, sarebbe “manifestamente ingiusto” escluderli.