Volotea

Volotea: prestito di 185 milioni da SEPI

Volotea ha chiesto un prestito di 185 milioni in Spagna a SEPI per “tornare all’equilibrio patrimoniale”, il 2020 di Volotea si è chiuso con perdite per 120 milioni di euro.

Carlos Muñoz, CEO e fondatore di Volotea, sottolinea che “questo prestito partecipativo consentirebbe di riequilibrare gli asset e preparare l’azienda per una sana crescita nel lungo periodo, oltre ad essere in una migliore disposizione per affrontare le opportunità che si presentano”.

Volotea ha chiesto al Fondo di sostegno alla solvibilità delle imprese strategiche, gestito dalla Società statale per le partecipazioni industriali (SEPI), la concessione di un prestito partecipativo fino a un massimo di 185 milioni di euro per realizzare il riequilibrio patrimoniale dopo la crisi del covid-19 .

Volotea prevede di non esaurire l’importo massimo di tale finanziamento , come riportato in un comunicato. La richiesta si inquadra nel suo status di azienda strategica, visto il numero di posti di lavoro diretti e indiretti che genera, nonché il settore in cui opera. Inoltre, afferma di essere un’alternativa di connettività per “milioni di passeggeri europei ogni anno“.

Volotea in questi due anni, nonostante la pandemia, ha continuato ad investire, operare e crescere, nel corso del 2022 dovrà anche affrontare un ulteriore investimento per la crescita della flotta, non ancora annunciata, ma scontata.

Tutti i vettori europei e inglesi hanno chiesto l’accesso a sostanziosi prestiti o la raccolta di liquidità dagli azionisti anche per miliardi di euro, Volotea come altre compagnie spagnole, si è limitata, in proporzione alla sua dimensione a chiedere poco meno di 200 milioni di euro.

Le altre compagnie spagnole sono: Air Europa (475 milioni), Plus Ultra (53 milioni di euro) ,Ávoris, società commerciale, proprietaria di Evelop!, Air Nostrum, che ha ha chiesto 103 milioni e Wamos, che ha chiesto 70 milioni di euro.