Nuova frenata per il trasporto aereo del Regno Unito
TUI, Ryanair, British Airways, Jet2, easyJet e altre compagnie aeree hanno inviato una lettera al primo ministro del Regno Unito Boris Johnson, accusandolo di aver infranto le sue promesse.
L’industria del trasporto aereo del Regno Unito, contrariamente da quella europea, è giusto sottolinearlo, non ha fatto in tempo a vedere la ripresa che è nuovamente frenata dalle rigide misure imposte dal governo per i passeggeri in ingresso nel Regno Unito, un tampone PCR prima della partenza ed uno, sempre PCR entro 2 giorni dall’arrivo, gli spostamenti all’interno della UE sono garantiti dal Green Pass.
I vettori inglesi si dicono preoccupati per l’approccio casuale e sproporzionato del governo alle restrizioni di viaggio a seguito dell’emergere della variante omicron, visto anche l’avvicinarsi del natale.
Hanno aggiunto: “Noi e i nostri clienti ci sentiamo sinceramente delusi, avendo creduto che un approccio al viaggio più pragmatico e basato sull’evidenza, in linea con il resto del mondo, fosse stato raggiunto e concordato da tutti gli interessati solo pochi mesi fa. Invece, la stratificazione di ulteriori restrizioni di viaggio, introdotte con breve preavviso senza consultazione o strategia riconoscibile, ha interrotto i piani natalizi e minano il sentimento dei clienti poco prima della cruciale stagione delle prenotazioni di Natale e Capodanno, viene venduto fino al 30% dei biglietti. “