Coronavirus Covid-19

Omicron influenza domanda a gennaio, meno colpito il domestico

La variante Omicron, l’Europa quasi tutta rosso scura nella mappa dell’ECDC, Stati Uniti e Regno Unito ancora sotto la “morsa” della pandemia ed il resto del mondo che non se la passa meglio, stanno iniziando ad influenzare la domanda, in particolare per le destinazioni internazionali.

Delta ha avvisato che per gennaio la domanda è già influenzata, calata quella verso destinazioni internazionali, meno evidente quella per le destinazioni domestiche, anche alcune compagnie europee segnalano una diminuzione della domanda e cancellazioni per le destinazioni internazionali.

Si sta riproponendo uno scenario già visto, non solo per le restrizioni dei diversi paesi per i viaggi internazionali, ma soprattutto per la paura di rimanere bloccati all’estero, in quarantena o senza il volo per tornare a casa.

Il domestico fortunatamente sembra reggere anche se con un leggero calo.

Le compagnie nelle prossime settimane potranno decidere alcuni tagli, alcune negli stati uniti lo hanno già fatto, come Jet Blue, altre è bene dirlo lo stanno continuando a fare in modo “pro-attivo” ormai da mesi.

Quindi ancora una volta invito alla calma e a non creare panico, anche in questo caso, i vettori più resilienti potranno superare senza problemi questo nuovo “rallentamento“, che alcuni vettori avevano peraltro, già previsto per i prossimi due mesi.

Peraltro è bene ricordare che in Europa la situazione è ancora tranquilla, le compagnie aeree degli Stati Uniti sono state costrette in queste settimane a cancellare centinaia di voli a causa degli equipaggi in quarantena o con il Covid, non per il calo della domanda, Ed Bastian, CEO di Delta ha ammesso che la variante Omicron sta danneggiando la domanda di gennaio, in particolare per le destinazioni internazionali.

Per l’estate sono invece quasi tutti ottimisti, lo è TUI: ““Guardando alla stagione estiva 2022, siamo positivi. Gli indicatori e le tendenze sono intatti, l’estate 2022 è ben prenotata e attualmente in linea con le aspettative di capacità. Attualmente, alla fine del 2021, stiamo assistendo alla quarta ondata, tra l’altro nel nostro mercato interno, la Germania. Allo stesso tempo, molti paesi dell’Europa meridionale sono molto stabili, con bassa incidenza e alti tassi di vaccinazione. Anche queste sono destinazioni ben prenotate e molto sicure lo scorso inverno. Tuttavia, è fondamentale guardare avanti alla primavera e all’estate 2022. È ancora troppo presto per fare una previsione reale per la stagione estiva 2022. Ma siamo ottimisti sul fatto che il turismo possa tornare ai livelli del 2019 la prossima estate. Allo stesso tempo, sappiamo anche dal 2021 che le prenotazioni verranno effettuate molto più tardi e con un preavviso inferiore.” ha dichiarato il CEO di TUI Fritz Joussen.

In effetti in questi due anni, abbiamo imparato a conoscere meglio l’andamento della pandemia, il picco è già stato quasi raggiunto in tutti i paesi, dove si stanno prendendo misure più restrittive, il Regno Unito anche se ne sta introducendo alcune, non lo fa in modo così deciso come gli stati della UE, è verosimile che da marzo (forse anche da metà febbraio) la situazione potrà tornare alla normalità, sicuramente per i viaggia intra UE, nel frattempo dedichiamoci al domestico.

Le immagini tristi degli aeroporti vuoti, con i parcheggi pieni di aeromobili fermi e ben ordinati per una sosta prolungata, non dovremmo più vederle.