Voli fantasma, la questione “slot”, Omicron ed il “regolatore”
Le compagnie aeree, torneranno ad effettuare i voli fantasma, ovvero operano voli anche vuoti, pur di mantenere i diritti per gli slot e non dar spazio ad altri vettori.
Il dibattito è molto acceso in Europa e nel Regno Unito, le posizioni degli enti regolatori son diverse, in UE si è scelto di abbassare la soglia della regola “use it or lose it”, nel Regno Unito si continua a derogarla completamente, lasciando campo libero ai vettori, una scelta quella Europea che risulta obiettivamente la più corretta, anche se con la variante Omicron, dovrebbe prevedere un esenzione particolare ed essere ancora più “dinamica“.
Il ruolo del “regolatore”
E’ necessario infatti che il regolatore intervenga, compiendo il suo ruolo di “regolatore” anche sorvegliando che le compagnie aeree agiscano non danneggiando il mercato e non approfittando di regole che la tutelano senza funzionare da stimolo per essere resilienti e pro-attive, creando un danno dell’intera industria dell’aviazione.
A questo scopo infatti una normativa dinamica come quella europea, ha più senso, mentre quella UK applicata in Europa, non avrebbe alcun senso, in UK forse attualmente si, visto l’isolamento in cui si trova ancora il Regno Unito, ma dalla prossima estate non avrà più alcun senso.
Il mercato del Regno Unito è completamente diverso da quello europeo, da quando il Regno Unito, ha scelto di lasciare l’UE questa differenza è ancora più accesa e come paese Extra comunitario a tutti gli effetti, ne sta pagando le conseguenze, la ripresa del traffico aereo è stata molto più veloce e consistente in UE, rispetto al Regno Unito, l’Europa, ha fatto la differenza.
Europa
Da un lato Lufthansa “lamenta” di dover effettuare centinaia di voli vuoti per non perdere gli slot, dall’altro lato ci sono i vettori LCC che sarebbero pronti, come la scorsa estate ad utilizzare temporaneamente gli slot di compagnie come Lufthansa che non riescono ad avere domanda sufficiente per utilizzare tutte le bande orarie in modo redditizio.
Poi c’è la questione ambientale, questi voli, insieme ai voli con un LF molto basso, che i vettori sono costretti ad operare, anche per le giuste e severe norme a tutela dei diritti dei passeggeri, sono un pò un controsenso, in un decennio in qui l’aviazione si impegnerà sempre maggiormente di essere più sostenibile.
Ormai è tardi per lasciare gli slot per il mese di gennaio, qualcosa si potrebbe fare per febbraio, più realisticamente per marzo, ma obiettivamente la situazione attuale della variante Omicron, richiede un intervento urgente della commissione, almeno per abbassare la soglia prevista “use it or lose it” al 50%, per i mesi di gennaio e febbraio.
A febbraio con una nuova analisi della situazione, si vedrà se sarà necessario intervenire ulteriormente per il mese di marzo (ultimo mese della winter), per l’estate invece non ritengo sia necessario abbassare la soglia del 64% decisa dalla Commissione Europea ed i vettori hanno tutto il tempo, come lo scorso anno di lasciare temporaneamente liberi gli slot che non intende utilizzare, anche a causa della bassa domanda.
Non solo il vettore deve essere resiliente e dinamico, anche il regolatore deve dimostrare di esserlo, l’impianto della normativa decisa dalla Commissione Europea per gli slot, si basa su questo principio.