Air Italy, settore aereo, la CIG e la “discriminazione”
Cos’è rimasto di Air Italy? Perchè la CIG? E’ giusto porsi queste domande, è giusto che se le pongano anche i dipendenti di Air Italy ed il sindacato, è giusto che anche il governo si renda conto di stare applicando due pesi e due misure, con la conseguenza di creare lavoratori di serie A e lavoratori di serie B, come è consuetudine fare nel nostro paese.
Con gli statati e i dipendenti delle aziende statali o para-statali, i cosiddetti “privilegiati” con le massime tutele e i dipendente del privato, dove le aziende, rispettando la normativa vigente, riescono ad avere ampi spazi di manovra per applicare contratti personalizzati con tutele e corrispettivi, completamente diversi dai dipendenti pubblici.
Limitandoci per ora al comparto aereo, non possiamo più accettare che venga portata avanti la tesi che, “In Alitalia si fa così quindi anche a noi deve essere garantita la CIG“, perché ciò che si sta facendo in Alitalia non è in linea con quanto previsto dalla CIG, è tutto in deroga, da anni, con provvedimenti realizzati appositamente al solo scopo di continuare a fare assistenzialismo e per la paura e l’incapacità di gestire un elevato numero di personale in esubero, da parte della politica.
La CIG deve essere applicata solo nel caso in cui l’azienda è in una crisi temporanea ed ha presentato un piano di rilancio, così funziona in tutti i settori e così deve essere nel settore dell’aviazione, giustamente con la pandemia si è dato accesso a tale strumento a tutte le aziende del settore, viste le conseguenze del Covid sull’intero comparto.
Ma il caso Air Italy non rientra in questo contesto, Air Italy ad esempio non ha neanche più il COA, come si vede da questo rapporto dell’ENAC, la proprietà non ha alcuna intenzione di continuare a cercare un acquirente, forse non l’ha mai avuta, Air Italy, mi dispiace dirlo anche perchè ci sono famiglie che persone che sono rimaste senza lavoro, non esiste più.
Io non sono dell’idea che si debba illudere le persone, ma a loro deve essere garantita dignità e soprattutto parità di trattamento, so bene cosa significhi rimanere senza lavoro e non avere una prospettiva per il futuro, ma non possiamo garantire a persone … dipendenti di società che non esistono più, l’accesso a strumenti come quello della CIG, che hanno un costo elevato per la collettività e ripeto ancora una volta, non sono stati pensati a questo scopo.
I dipendenti Air Italy, come dovrebbe essere per tutti i dipendenti Alitalia non assunti di ITA ( planning fino alla fine del 2022) dovrebbero essere licenziati ed avere accesso alla Naspi, come accade per tutti i lavoratori in Italia che perdono il lavoro perchè la propria azienda ha chiuso o ha ridotto l’organico.
Questi dipendenti hanno anche accesso a strumenti per la ri-allocazione e la formazione, senza alcuna discriminazione rispetto ad altri lavoratori, potremmo pensare magari ad un intervento finanziario per mantenere valide le licenze, questo si, ma nulla di più.
Il dipendente Air Italy, non è diverso da quello Alitalia, non è diverso da quello Norwegian, non è diverso da quello Ernest…
Il governo e la politica hanno commesso una serie di errori, in parte volontari sul settore.