Solinas torna a giocare con l’aviazione e pensa a…
Solinas e la politica, non solo quella sarda, insistono incomprensibilmente per creare una compagnia aerea sarda ed ora, chissà il perchè, volendo coinvolgere anche ITA Airways.
Mentre Volotea infatti, sta facendo un ottimo lavoro in Sardegna, con un ottimo riscontro, le iniziali polemiche dei sardi abituati a volare con Alitalia, hanno lasciato spazio a moltissimi consensi, Solinas si dimentica che un vettore aereo verso destinazioni stagionali come quelle della Sardegna non si sostiene da sola se non con contributi, o con un lavoro complesso e di “sistema Sardegna” che coinvolge tutti gli stakeholders, di cui la Regione Autonoma della Sardegna dovrebbe essere la capofila, ma al momento nulla è stato fatto affinché questo avvenga, ovvero far diventare la Sardegna una destinazione non stagionale e con un traffico adeguato a sostenere un operativo regolare senza contributi pubblici.
Solinas vorrebbe quindi, ignorando Volotea, far nascere una compagnia area sarda entro il 2022, niente di nuovo però, da anni se ne parla e sembra ancora una volta pura e semplice propaganda politica, ma attenzione al ruolo di ITA, a questo punto, anche nel prossimo bando di continuità territoriale.
Perchè propaganda ? Perchè Solinas in un intervista a una TV locale, ha motivato questa idea di “compagnia aerea sarda” non solo per “una soluzione strutturale al tema della continuità territoriale” ma anche per preservare le competenze di centinaia di lavoratori ex Air Italy, illudendo ancora una volta i dipendenti di Air Italy licenziati.
“In questi dodici mesi” spiega Solinas” vorremmo mettere in campo un progetto organico d’intesa col Governo e con la compagnia Ita, per trovare una soluzione industriale. Con la Regione Sardegna che, come detto più volte, vuole fare la sua parte”.
Solinas dice che la legge nazionale che ha dato il via libera al finanziamento per il passaggio da Alitalia a Ita prevede la possibilità far nascere un progetto di questo tipo: “Nell’articolato della legge, anche a seguito di diverse interlocuzioni che abbiamo avuto a suo tempo, è stato inserito un passaggio preciso: prevede oltre alla costituzione della newco nazionale, anche l’articolazione di compagnie regionali dedicate al trasporto di corto o medio raggio a livello locale”, dimenticandosi che anche se fosse, la nascita di ogni altra compagnia, con i soldi dei contribuenti italiani, deve essere giustificata e redditizia per i soci, ovvero lo stato.
la politica sembra ancora una volta, non avendo alcuna competenza nel settore, percorrere un unica e la solita strada, verso lo sperpero di denaro dei contribuenti italiani.
Qualora la Regione Sardegna voglia davvero percorrere questa strada, prima di rilasciare ogni altra dichiarazione in merito dovrebbe predisporre un piano serio e credibile, poi potremmo eventualmente parlarne, ma, a questo punto mi chiedo, perché non coinvolgere anche Volotea nel progetto ? Forse perché il gioco è un gioco politico ?