Air France-KLM

Marzo 2019, la scalata dell’Olanda in Air France-KLM

Torniamo indietro a marzo 2019, quando il governo dell’Aia, salì al 14% in Air France-KLM, con un operazione del valore di 744 milioni di euro , intenzionato a rafforzare il suo potere decisionale sul gruppo, ritenendo di primaria importanza, proteggere gli interessi dell’economia nazionale e dell’aeroporto internazionale di Schiphol.

Il governo francese deteneva in Air France-KLM il 14,29%, una quota quindi che nel 2019 possiamo dire paritaria, attualmente la situazione è ben diversa, ma lo stato francese dovrà diminuire la suo quota, avendo aumentato la sua partecipazione in seguito agli aiuti dati ad Air France per l’epidemia di SARS-cov2.

2019: la piccola scalata del governo olandese in KLM

La mossa Olandese colse alla sprovvista il governo francese, ma anche buona parte dell’opinione pubblica. 

La notizia ha spiazzò Macron, la piccola scalata del governo olandese, che si aggiunge all’acquisizione del controllo dei cantieri navali più grandi della Francia da parte di Fincantieri, in quel caso il governo Francese corse subito ai ripari.

La notizia arrivò proprio nella giornata in cui Macron incontò a Parigi la cancelliera tedesca Angela Merkel per confermare ancora una volta l’asse franco-tedesco.

Le motivazioni che spinsero il governo olandese all’acquisto fu la grande preoccupazione del governo olandese dopo un incontro del suo ministro delle finanze Wopke Hoekstra con il CEO del Gruppo Air France-KLM da poco nominato, il canadese Ben Smith.

Un incontro “andato malissimo”, spiegava al Corriere della Sera una fonte di Klm da Amsterdam. “Il nostro ministro è uscito da quel vertice preoccupato per il futuro di Klm e per la centralità dell’aeroporto internazionale di Schiphol“.

Ed infatti Wopke Hoekstra ministro delle finanze olandese, puntualizzava come per l’aeroporto di Amsterdam “parecchie volte negli ultimi anni non è stato dato abbastanza peso in importanti decisioni della compagnia“. 

Le reazioni della Francia furono immediate, Bruno Le Maire, ministro francese dell’Economia e delle finanze, su con un Tweet: “La decisione del governo olandese è incomprensibile e inaspettata. Siamo in attesa di chiarimenti. Il mio omologo olandese arriverà a Parigi venerdì alle 8. L’obiettivo deve essere lo stesso per tutti: il successo di Air France-Klm e dei suoi dipendenti“.

Anche l’opinione pubblica e i giornali francesi reagirono indicando la mossa olandese come simile ad una mossa ostile, nei confronti del consiglio di amministrazione di Air France e degli altri azionisti che come lo Stato francese che non sono stati informati in anticipo di questa decisione.

Ripartizione del capitale al 30 giugno 2021

La Commissione Europea autorizzò nell’aprile 2021 il piano di 4 miliardi di aiuti statali per Air France, dopo un primo pacchetto di 7 miliardi concesso nel 2020.

L’obiettivo del piano era ricapitalizzare AF, il ministro delle finanze Le Maire avverte Air france: “non sarà un assegno in bianco” e il governo è stato autorizzato a crescere fino a quasi il 30%, dal 14,9%

L’aumento della quota dello stato francese in Air France-KLM proprio allo scopo di poter aumentare il capitale del gruppo

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