Vettori oneworld, acquisteranno SAF a San Francisco da Aemetis
Le compagnie aeree dell’alleanza oneworld, hanno siglato un accordo comune con la società americana Aemetis per la fornitura di 350 milioni di galloni di SAF presso l’aeroporto di San Francisco.
Una volta finalizzati, gli accordi riguarderanno la consegna di SAF per un periodo di sette anni a partire dal 2024.
Il blended SAF che verrà fornito da Aemetis è composto per il 40% da carburante per aviazione sostenibile (SAF) e per il 60% da carburante per jet tradizionale per soddisfare gli standard internazionali, attualmente nessun aeromobile commerciale utilizzato dai vettori per il lungo raggio è certificato per utilizzare il 100% SAF, per il momento.
Aemetis Carbon Zero a Riverbank, in California.
Il SAF sarà prodotto nel nuovo impianto di Aemetis in fase di costruzione a Riverbank, in California.
Il presidente di oneworld e AD di Qatar Airways, Akbar Al Baker, ha dichiarato: “La nostra alleanza è unita al settore nel supportare la transizione verso lo zero netto. Poiché il carburante sostenibile per l’aviazione (SAF) svolgerà un ruolo importante nel raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione dell’aviazione, siamo orgogliosi di stabilire un’altra pietra miliare e guidare l’uso di SAF su scala commerciale. Incoraggiamo tutte le parti interessate a sostenere i nostri sforzi del settore per garantire l’accessibilità e la disponibilità di SAF che soddisfi i criteri di sostenibilità riconosciuti dall’ICAO”.
Eric McAfee, fondatore, presidente e CEO di Aemetis: “L’impianto Aemetis Carbon Zero in fase di sviluppo nella Central Valley della California è progettato per utilizzare elettricità a intensità di carbonio zero, idrogeno a intensità di carbonio negativa dal legno di scarto e oli rinnovabili insieme al sequestro di CO2 per produrre carburante per aviazione sostenibile a bassa intensità di carbonio. L’impianto è progettato per ridurre l’inquinamento atmosferico nelle comunità svantaggiate locali riducendo la combustione del legno da frutteto nei campi, creando al contempo più di 2.000 posti di lavoro diretti e indiretti in una zona agricola a basso reddito”.