American airlines B787 800 American Airlines

Ritardi B787 American Airlines: maggiori costi danni al network

Da quando sono iniziate le indagini per scoprire le cause dei due disastri aerei del Boeing B737 MAX, Boeing è sotto osservazione dalla FAA, per la scarsa attenzione ai controlli di qualità dell’azienda, oltre altre accuse, che anche con l’avvallo di alcuni funzionari della stessa agenzia si verificavano ormai da anni.

Anche il B787 è entrato in questa vicenda e ormai da mesi la stessa Boeing non può più autocertificare i propri aeromobili, in attesa che la ‘FAA non torni a fidarsi e lo farà solo se sarà sicura che la produzione rispecchi gli standard dettati dall’agenzia di sicurezza al volo americana, le consegne dei Dreamliner è bloccata fino a data da destinarsi ed i vettori come American Airlines che ne attendono la consegna, stanno subendo un aumento dei costi e sono costretti a ridurre l’operativo dei voli.

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Un vettore aereo infatti programma gli ordini di nuovi aeromobili, in base ad un suo fabbisognio realistico che ne deriva dai suoi piani per gli anni futuri, se i tempi di consegna non vengono rispettati, aumentano quindi i costi e il vettore è costretto a modificare i suoi piani, con danni che possono essere anche pesanti non solo economici ma anche nell’operativo.

American Airlines ha dichiarato venerdì che prevede di ridurre ulteriormente il suo programma estivo a causa del ritardo di Boeing, ne attende la consegna di 10 B787, in realtà dovevano essere 13, in ogni caso non si sa quando li riceverà.

Di conseguenza, come ha riportato il Wall Street Journal, American Airlines sospenderà temporaneamente le rotte tra Seattle e Londra, Los Angeles e Sydney, e Dallas e Santiago. La compagnia ritarderà inoltre il lancio del servizio tra Dallas e Tel Aviv e ridurrà la frequenza dei voli tra Miami e San Paolo a uno al giorno.

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