Il diritto internazionale in caso di guerra ed in un paese come la Russia, non è detto venga applicato.

Sono centinaia gli aerei Airbus e Boeing che rischiano di essere nazionalizzati (ve la ricordate l’URSS?) dalla Russia che non si farebbe scrupolo a sfidare le sanzioni UE e USA, anche nel caso in cui tornassero ai locatoti sono miliardi di dollari che non verrebbero incassati se non riassegnandoli ad altri vettori, se incassati, sarà un problema delle assicurazioni.

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Il ministero dei Trasporti russo sta valutando infatti diverse opzioni tra cui anche l’acquisto , ma non esclude la nazionalizzazione, lo haha riferito l’agenzia di stampa russa RBC.

Le compagnie aeree sarebbero quindi in grado di operare, anche se in misura limitata, le sanzioni impediscono ad Airbus e Boeing di fornire ogni tipo di servizi o beni, tra cui i pezzi di ricambi, nonché nuovi aerei, quindi gli aerei rimasti corrono il rischio di essere utilizzati in parte come pezzi di ricambio e “cannibalizzati”.

Gli aerei saranno a questo punto, solo in grado di volare o continueranno a seguire le direttive del produttore, senza subire danni e garantendo la sicurezza?

In una normale situazione commerciale, le imprese avrebbero il diritto dalla loro parte, perché i contratti danno loro il diritto di riprendere possesso degli aeromobili quando non possono riscuotere i canoni dovuti, ma la Russia al momento sta facendo come vuole, non si porrà il problema a non rispettarli.

E’ anche vero però che i locatori dispongono di depositi cauzionali e riserve di manutenzione, utili per compensare alcune delle loro perdite ed anche un’assicurazione. Sia Air Lease Corp. che AerCap, riferiscono gli analisti di Credit Suisse in una nota, hanno affermato in documenti normativi di avere un’assicurazione contro i rischi di guerra che copre la nazionalizzazione e il sequestro di aeromobili, ma a questo punto saranno le assicurazioni a rimetterci. Solo AerCap ha 150 aerei in Russia, il valore stimato e’ di $ 2,5 miliardi.

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