Un altro tassello per Mestre capitale italiana dell’Idrogeno
Se Malpensa si candida per diventare un hydrogen Valley, Mestre con anche Porto Marghera compie un ulteriore passo avanti per diventare capitale italiana dell’Idrogeno.
Ovviamente se ne parla poco, perché non accade ne a Milano ne a Roma ma in Veneto, ma Edison, Eni e Ansaldo Energia hanno siglato un accordo per l’avvio di uno studio di fattibilità per la produzione di idrogeno verde, prodotto tramite elettrolisi dell’acqua, o blu tramite l’impiego di gas naturale con cattura della CO2 prodotta, da utilizzare in sostituzione di una quota di gas naturale quale combustibile della nuova centrale Edison a Porto Marghera.
L’impianto, che entrerà in marcia commerciale entro il secondo semestre di quest’anno, è un ciclo combinato di ultima generazione della potenza complessiva di 780 MW e utilizzerà una turbina ad alta efficienza dotata di tecnologia predisposta per essere alimentata a idrogeno.
Tornando alla centrale di Porto Marghera, L’accordo nasce dalla volontà di mettere a disposizione competenze e tecnologie per contribuire alla decarbonizzazione del settore elettrico, in linea con il Green Deal europeo.
“Edison è in posizione ottimale per diventare un player importante nell’idrogeno in quanto sinergico rispetto al proprio core business e centrale rispetto al piano di sviluppo strategico – dichiara Giovanni Brianza Executive Vice President servizi energetici e ambientali di Edison – L’idrogeno è un vettore in fase di sviluppo che avrà un ruolo importante nel processo di decarbonizzazione del Paese. In questo quadro, Edison sta sviluppando numerosi progetti integrati per la produzione e l’utilizzo di idrogeno a beneficio di tutti gli usi finali, dalla generazione elettrica, all’industria, alla mobilità sostenibile. In particolare, per ridurre ulteriormente l’impatto ambientale del proprio parco di produzione termoelettrica, nei propri impianti a ciclo combinato di nuova generazione Edison ha già previsto l’adozione di turbine a gas alimentabili con miscele di idrogeno e gas naturale, che consentiranno sostanziali riduzioni delle emissioni di CO2.”.
“L’accordo con Edison e Ansaldo Energia – dichiara Giuseppe Ricci, Direttore Generale Energy Evolution di Eni – rappresenta un’ulteriore conferma della leadership di Eni nella transizione energetica e un ulteriore tassello nel raggiungimento del target delle zero emissioni nette entro il 2050, grazie all’utilizzo di diverse leve. In questo contesto Eni ha l’obiettivo di diventare il principale operatore nella produzione e utilizzo di idrogeno decarbonizzato in Italia. A Porto Marghera, Eni promuove lo sviluppo della Hydrogen Valley investendo lungo tutta la filiera, dalla produzione di biocarburanti all’idrogeno per la mobilità sostenibile e, grazie all’accordo con Edison e Ansaldo Energia, anche per la generazione elettrica”.
“La turbina di classe H GT36 che abbiamo realizzato per l’impianto termoelettrico Edison di Marghera è il nostro top di gamma, non solo in termini di prestazioni, ma anche di rispetto dell’ambiente: uno strumento fondamentale nel percorso verso la decarbonizzazione, in quanto già predisposta alla combustione di idrogeno – afferma Claudio Nucci, Chief Operating Officer di Ansaldo Energia –Mettiamo con soddisfazione e orgoglio il nostro know how tecnologico nell’ambito della combustione a favore di questo progetto per supportare la transizione energetica del Paese”.