La procura di Brindisi concluderà entro Luglio indagine B787
La Procura di Brindisi concluderà entro luglio l’indagine su alcune componenti non conformi fornite dall’italiana Manufacturing Process Specification (MPS) a Leonardo per la produzione di alcune sezioni del Boeing B787 Dreamliner.
Leonardo e Boeing sono parte lesa, è stata Boeing a segnalare la non conformità, non spettava a Leonardo effettuare i controlli sulla catena di fornitori, è Boeing ad autorizzare i fornitori autorizzati e a tale lista si attengono anche i produttori intermedi, come nel caso di Leonardo.
Sia Leonardo che Boeing hanno già escluso il fornitore MPS dalla lista dei fornitori, Leonardo ha anche eliminato dalle sezioni già assemblate, le parti fornite da MPS.
Un team di esperti indipendenti nominati dai pubblici ministeri di Brindisi, stanno analizzando i componenti e il loro impatto sull’aeronavigabilità complessiva dell’aereo, hanno detto a Reuters le fonti vicine alla questione, entro luglio si saprà se influiscono o no sull’aeronavigabilità, per Boeing i problemi con le parti fornite da MPS e Processi Speciali italiani non hanno influito sull’aeronavigabilità.
Boeing ha segnalato il problema a Leonardo e alla procura di Brindisi ad ottobre 2021, nel dicembre 2021 i pm hanno disposto il sequestro delle parti in titanio e alluminio fornite da MPS e dall’azienda fallita Processi Speciali, secondo le prime indagini, riferisce Reuters, le due aziende hanno prodotto più di 4.000 parti difettose tra il 2016 e il 2021.
La procura di Brindisi sostiene che MPS o Processi Speciali hanno realizzato parti in titanio e alluminio di qualità e provenienza diverse da quelle ordinate dal cliente, violando le relative specifiche tecniche.
Otto persone, tra cui l’ex capo di Mps e l’ex capo di Processi Speciali, che negano qualsiasi illecito, sono indagate per frode e per atti lesivi della sicurezza del trasporto aereo.