Conflitto Ucraina Russia

Forte domanda di viaggi in Europa e Stati Uniti

Dopo 2 anni di Covid-19, se a far paura poteva essere, per ultima in ordine di tempo la variante Omicron, oggi ne l’aumento del costo del carburante, ne la guerra in Ucraina, frenano la domanda di viaggi e vacanze.

Un dato positivo diffuso da tour operator e compagnie aeree europee e USA, che conferma la ripresa e un indubbia ‘voglia’ di partire dopo due anni di isolamento e restrizioni, pur solidali con il popolo ucraino, non è la guerra a far paura ai passeggeri di Europa ed USA, che se da un lato offrono solidarietà ed aiuti all’Ucraina, non sono assolutamente disposti a dare spazio ai capricci del dittatore Vladimir Putin, con una Russia isolata e che rimarrà tale per diverso tempo.

Un altro dato positivo è il peso dei passeggeri russi in Italia, meno del 5% e per aeroporti di Roma ad esempio l’1% del traffico pre-pandemia, un dato per nulla preoccupante.

l’Ad di ADR, Marco Troncone, in occasione dell’accordo Accordo tra Ferrovie dello Stato Italiane e Aeroporti di Roma sull’intermodalità sostenibile, ha precisato che “Quest’anno mancheranno circa 300-400 mila passeggeri russi e ucraini, che non ci saranno” ovvero l’1% del traffico totale.