La sub variante BA.2 di Omicronm ovvero Omicron2, seppur non più pericolosa di Omicron è molto più contagiosa, sono tornati a crescere i contagi e nelle ultime 24 ore in Italia il tasso di positività è salito al 15%.

Lieve l’impatto sui ricoveri ordinari in leggera crescita, continuano a calare i ricoveri in terapia intensiva, dati non allarmanti, ma che non consentono di abbassare la guardia o allentare almeno quelle restrizioni più semplici come l’uso della mascherina FFP2 al chiuso, per questo è un errore la decisione del governo inglese in primis e delle compagnie come eastJet, TUI e Jet2, che possono tranquillamente renderla obbligatoria a bordo dei loro aerei.

È ancora prematuro parlare di quinta ondata, ma in Italia, specialmente in alcune aree del Paese, si registra una risalita dei casi Covid. A riportarlo spiega SkyTG25 è la Fondazione Gimbe, mentre Marco Cavaleri (capo della task force Ema sui vaccini ) ne evidenzia la possibile causa: “Un aumento della circolazione della sub variante BA.2 di Omicron”, ovvero la cosiddetta Omicron 2.

La sottovariante Omicron 2 è “il 30% più contagiosa di Omicron, si avvicina al morbillo e alla varicella ma chi ha la tripla dose è protetto dalle forme gravi. Purtroppo chi ha avuto il Covid con l’ondata Omicron di dicembre oggi può reinfettarsi, parliamo di una quota di un 10%”, dice a Un Giorno da Pecora il direttore dell’IRCSS Galeazzi di Milano, Fabrizio Pregliasco.

Questa risalita è “non del tutto inattesa“, afferma Ricciardi. “Le vaccinazioni si sono fermate, l’attenzione della gente è calata, c’è stata una tendenza al liberi tutti”. E poi la vaccinazione dei bambini “non è andata bene“, con una copertura ferma “sotto il 40%”. Però “possiamo ancora invertire la rotta“, dice Ricciardi, al chiuso “le mascherine devono restare, così come anche il certificato verde“, perché “il contagio si trasmette soprattutto in questi ambienti“.

I settore aereo e del turismo può tranquillamente ripartire, bastano alcune piccole precauzioni, come l’uso della mascherina.

Per ridurre al minimo il contagio, che anche se avvenisse, a questo punto si che possiamo considerarla per i vaccinati una semplice influenza, ma come sempre in medicina, meglio prevenire che curare.

Ormai non ci si accorge quasi di indossarla, un salto in avanti accellerato come ha precisato l’OMS mette a rischio la ripresa, la pandemia non è finita.

Lunge da me alimentare gli allarmisti, ma vorrei che il Covid-19 non venisse sottivalutato, la pandemia non è finita.

Il mio invito a tutte le compagnie aeree e attività ricettive, è di ripristinare l’obbligo delle mascherine a bordo, al chiuso ed in caso di assembramenti, i vettori aerei possono a bordo farlo tranquillamente, non badate a Boris (almeno per questo).