Flair rischia di perdere la licenza in Canada
Flair, compagnia aerea low cost canadese rischia di perdere la licenza, in quanto potrebbe non essere in regola con il ‘Canada Transportation Act‘.
Il 25% delle azioni è in mano alla società di investimento USA 777 Partners 3 membri del consiglio di amministrazione su 5 sono stati nominati dal socio statunitense.
Sempre 777 Partners sta per noleggiare a Flair 13 Boeing B737 MAX, tutti indizi che potrebbero far pensare che 777 con il 25% della società la controlli di fatto.
Canada Transportation Act
Il Canada Transportation Act richiede che tutti i vettori canadesi che operano rotte nazionali e internazionali siano posseduti per almeno il 51% da azionisti canadesi, soci esteri non possono superare il 25%, in quanto non possono controllare la compagnia aerea, pena la perdita della licenza, il Canada Transportation Act è ancora più preciso in questo passaggio: “il potere, esercitato o meno, di controllare le attività decisionali strategiche di un’impresa e di gestirne e gestirne le operazioni quotidiane. Coloro che possono avere il potere di influenzare le decisioni di un’azienda possono includere proprietari di minoranza, rappresentanti designati, istituzioni finanziarie, dipendenti e altri”.
Il sospetto è infatti che 777 Partners controlli di fatto la società pur non avendone la maggioranza delle azioni, per i motivi prima esposti.
Un ulteriore indizio che il sospetto sia fondato è la richiesta di Flair, rivelata dalla testata The Globe and Mail, a Transport Canada del 4 aprile 2022 per ottenere un’esenzione di 18 mesi dal Canada Transportation Act per rivedere la sua struttura di governance e finanziamento per assicurarsi che soddisfi i requisiti canadesi.
Al di là che nessuno di noi si augura che la licenza le venga sospesa, per quale motivo Flair richiederebbe un esenzione dal Canada Transportation Act se fosse davvero in regola ?
Nel frattempo Flair ha 60 giorni per rispondere alle preoccupazioni di Transport of Canada, ma Flair ha avvertito che le servirà più tempo.
Il concorrente canadese WestJet per voce di Andrew Gibbons, che sostiene le indagini del CTA, esorta Transport Canada a respingere la richiesta di esenzione. Gibbons afferma che Flair Airlines ha ottenuto un vantaggio ingiusto utilizzando i suoi investimenti esteri a vantaggio della flotta, aggiungendo che: “con questa richiesta di esenzione presentata formalmente, è una conferma che Flair sta violando consapevolmente le normative di vecchia data sulla proprietà straniera e non ha alcun piano in corso per mitigare questa situazione. WestJet si aspetta che Transport Canada rifiuti la richiesta di esenzione di 18 mesi e sostenga una sentenza CTA finale che conferma che Flair viola la politica aeronautica canadese”.
L’amministratore delegato di Flair Airlines, conferma che il controllo è canadese e ha dichiarato in una nota: “Flair Airlines è una compagnia aerea canadese ed è controllata dai canadesi sia di diritto che di fatto. Flair Airlines, in ogni momento, opera nel rispetto delle leggi e dei regolamenti che regolano il trasporto aereo in Canada. Flair Airlines collaborerà pienamente con la revisione della Canadian Transportation Agency e risponderà alla Canadian Transportation Agency in modo tempestivo”.