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Biden, spinge per incentivi sul SAF

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha rinnovato la richiesta per nuovi incentivi sotto forma di crediti d’imposta per il carburante sostenibile per l’aviazione, ma la legge rimane bloccata a Capitol Hill, in attesa di diventare legge.

Biden nel 2021 ha richiesto al congresso degli Stati Uniti, una legge per erogare incentivi per l’uso di carburante sostenibile per aviazione, come parte di un più ampio pacchetto di spesa sociale e climatica che è però ancora bloccato al Congresso. 

“Abbiamo riunito le agenzie governative, i produttori di aeromobili, le compagnie aeree, i produttori di carburante, gli aeroporti“, ha detto Biden in un evento in Iowa, sostenendo che la spinta si tradurrebbe in “carburanti avanzati, più puliti e più sostenibili per l’aviazione americana“.

Biden martedì ha citato il supporto di American Airlines e United Airlines per il SAFe ha affermato che i biocarburanti sono fondamentali per decarbonizzare l’aviazione.

La Casa Bianca punta a ridurre del 20% le emissioni dell’aviazione entro il 2030 e questi incentivi sono fondamentali per rendere competitivo il carburante, necessari anche per aumentare gli investimenti per la produzione del SAF che secondo i dati IATA nel 2021 è stata pari all’1% sul totale del fabbisogno dell’aviazione e può essere da due a cinque volte più costoso del carburante per jet standard.

A settembre, la Casa Bianca ha affermato che tre agenzie statunitensi stanno lanciando una sfida governativa per fornire almeno 3 miliardi di galloni di SAF all’anno entro il 2030 e sarà in grado di soddisfare il 100% della domanda entro il 2050 per soddisfare il 100% della domanda di carburante per l’aviazione, attualmente prevista intorno ai 35 miliardi galloni all’anno”.

Airlines for America ha affermato che il credito d’imposta”aiuterebbe a costruire il nascente mercato per SAF, fornendo un incentivo finanziario che consentirebbe ai produttori di carburante di integrare più SAF nella fornitura di carburante a un prezzo che consentirebbe alle compagnie aeree di utilizzarne di più”.