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easyJet accusata di ‘bullismo aziendale’ dai piloti UK

Partiamo dal presupposto che la mancanza di personale, ha messo sotto pressione piloti ed equipaggi di cabina, con turni che alcuni non avevano mai fatto prima, in aggiunta il clima aziendale si è deteriorato dall’inizio della pandemia e l’orangespirit si è affievolito, per ultimo le infezioni covid, che da quando non vige più l’obbligo delle mascherine in UK sono aumentate, per tutti questi motivi le assenze, tra cui anche quelle giustificate per ‘fatigue‘ , sono ora al 20%, in particolare nelle basi del Regno Unito.

easyJet però sembra ancora non capire che i suoi errori (ma non solo i suoi errori) e l’attuale politica sta creando problemi a se stessa, nel Regno Unito ha inviato una lettera ai piloti, che il sindacato Balpa, ha considerato “controproducente“, accusando easyJet di “bullismo aziendale”.

Al di là della lettera è bene precisare che tutti gli equipaggi easyJet europei sono in situazione analoghe per quanto riguarda i turni di lavoro, dovendo non solo far fronte alle assenze delle loro basi, ma anche alle basi UK con triangolazioni di altre basi per operare voli che erano di competenza di basi UK.

Il sindacato dei piloti Balpa ha scritto martedì al consiglio di easyJet per lamentarsi di una spinta “controproducente” per far fronte al numero di dipendenti che si ammalano, che ha affermato di aver “completamente decimato ogni residuo di buona volontà tra la vostra forza lavoro in un colpo solo”.

EasyJet è stata colpita da un’ondata senza precedenti di malattia del personale ed è stata costretta a cancellare centinaia di voli nelle ultime settimane.

La rabbia del sindacato segue un’e-mail specifica inviata la scorsa settimana ai piloti e all’equipaggio che avvertiva che l’attuale livello di assenza del personale “non è sostenibile in futuro”. L’e-mail ha ammesso che l’attenzione sulla malattia “potrebbe essere una lettura difficile” e ha evidenziato le politiche aziendali sull’adozione di “azioni formali” contro il personale per i tassi di assenza.I fattori scatenanti per un’azione formale sono linee guida e potremmo, se ritenuto necessario, saltare una fase in cui l’assenza continua a essere scarsa“, secondo una copia dell’e-mail vista dal Financial Times.

La mail come riportato dal Financial Times diceva che i lavoratori non dovrebbero venire al lavoro se sono malati, ma lamentava un “alto aumento” del personale che si presentava al lavoro e si dichiarava inabile all’ultimo minuto o non adeguatamente riposato, ovvero ‘fatigue‘ motivazione valida e assicurata a tutto il personale che per poter lavorare deve essere nelle condizioni psico fisiche ottimali, per garantire la sicurezza dei passeggeri, per le stesse motivazioni, ma sono solo alcune, che ho evidenziato ad inizio articolo, quale stimolo può avere ora un dipendente easyJet a sacrificarsi per la propria azienda ed in che stato d’animo vanno al lavoro e quanto questo influisce sulla loro benessere psico fisico? Dare il proprio contributo anche se non nel pieno della forma fisica, dovrebbe essere naturale, ma per un dipendente sereno e felice di lavorare per la sua azienda, siamo sicuri che questo sia il caso di easyJet?

Sono domande che easyJet si deve porre, perché non tutto le è dovuto ed il personale giustamente tiene conto del trattamento ricevuto.

Nella sua lettera al consiglio di easyJet, il Balpa ha indicato che l’ondata di infezioni da Covid-19 nel Regno Unito ha portato a maggiori assenze del personale. “Un’e-mail su livelli di malattia superiori al normale è stata inviata universalmente in tutta la compagnia aerea all’equipaggio e ai piloti, il tono di cui affermano i nostri membri equivale a bullismo aziendale, […] cerchiamo un risarcimento visibile e ovvio“.

EasyJet non ha licenziato nessun pilota durante la pandemia e Martin Chalk, segretario generale di Balpa, ha affermato che l’e-mail arriva a sorpresa perchè i rapporti con easyJet erano finora considerati buoni e collaborativi: “invitiamo easyJet a collaborare con noi per ripristinare una relazione ‘win-win’ leader del settore“, ha affermato.

La colpa di tutto secondo quanto riferisce Chalk, segretario di Balpa è di Peter Bellew, con il quale si è già scontrato in precedenza, due anni fa i piloti hanno votato a stragrande maggioranza la sfiducia nel direttore operativo, elencando una serie di lamentele tra cui la sua gestione delle prime fasi della pandemia.

easyJet ha affermato di essere “sempre molto chiara” che il personale non dovrebbe venire al lavoro se è malato. “Apprezziamo le capacità e la professionalità dei nostri piloti e dell’equipaggio. . . La sicurezza dei nostri passeggeri e dell’equipaggio è la nostra massima priorità”, il classico messaggio copia-incolla.