Aeroitalia: German Efromovich e Marc Bourgade
In due interviste separate, German Efromovich, presidente di AeroItalia e Marc Bourgade banchiere che finanzia la nuova compagnia, hanno dato maggiori dettagli sul futuro della neonata compagnia.
Per parlare di Aeroitalia, essendo al momento scarsi i dettagli sui piani della compagnia, conosciamo meglio anche German Efromovich e Marc Bourgade.
German Efromovich che non ha investito capitali in Aeroitalia, ma ricopre il ruolo di presidente principalmente come consulente, acquistò nel 2003 la compagnia aerea Avianca, trasformandola in uno dei maggiori gruppi dell’America Latina, dal 2019 è sotto il controllo di United.
German Efromovich è nato in Bolivia nel 1950, da una famiglia ebrea di origine polacca. Ha la cittadinanza brasiliana, colombiana e polacca. Il patrimonio di famiglia è stimato in 1 miliardo di dollari.
Efromovich voleva anche acquistare Alitalia, ma la sua proposta non fu accettata dal governo italiano, nonostante fosse convinto che in soli sei mesi si potesse risanare il governo di allora non considerò valida la sua proposta, in un intervista con Il Sole 24 Ore commentò, “Alitalia è un’ottima compagnia. Non capisco come possa perdere soldi. In sei mesi si può risanare. Ho comprato la colombiana Avianca 14 anni fa, aveva 34 aerei e 4.300 dipendenti, l’ho risanata. Oggi ha 189 aerei e 22.000 lavoratori. I ricavi sono passati da 350 milioni di dollari a 4,5 miliardi”.
Efromovich è stato coinvolto nel 2017 nei Panama papers dai quali è emerso come Avianca Holdings, controllata da Efromovich e Synergy Group, fosse collegata a un conglomerato offshore con più di 20 aziende situate in paradisi fiscali (Bermuda, Panama, Cipro).
Anche Marc Bourgade, noto banchiere francese, ha una lunga esperienza in aviazione e conferma la partenza con i voli charter: “Aeroitalia si concentrerà prima sulle operazioni charter perché questo garantisce ricavi dal giorno in cui avremo l’AOC” e si aspetta che Aeroitalia diventi un vettore più “convenzionale” entro tre anni.
Boeing è stata scelta, secondo quanto si legge in un intervista a Bourgade, per gli ottimi rapporti tra il costruttore americano ed il banchiere: “Abbiamo esaminato i prodotti a fusoliera stretta di Airbus e Boeing e abbiamo selezionato il 737-800. Nei miei giorni in banca, ho sempre avuto un buon rapporto con Boeing“, il primo contratto di leasing è con Macquarie Airfinance, il noleggiatore attualmente ha 178 aeromobili Airbus e 72 aeromobili Boeing, noleggiati a 83 operatori in 45 paesi, in sei continenti.
Aeroitalia ha escluso l’acquisto, scegliendo la locazione, in quanto è possibile ottenerli a buone condizioni di mercato.
Per quanto riguarda il lungo raggio, Bourgade è ottimista ma precisa che non è prevista prima del 2024, avviare operazioni widebody entro due anni potrebbe essere rischioso, ma è il momento giusto per investire ed ha commentato “Abbiamo una richiesta per questo tipo di operazioni, ma dobbiamo posizionarci su determinate rotte e mercati. Non tutte le rotte o i mercati si riprenderanno entro il 2024 ma, con il prodotto giusto, potremmo avviare i servizi widebody nel 2023″.
Bourgade conferma che le autorità italiane hanno facilitato il processo senza intoppi e, in particolare ENAC , che è stata “estremamente professionale“.
La flotta avrà inizialmenye 2 Boeing B737-800 che verranno utilizzati per voli charter, gli aeromobili saranno 6 entro pochi mesi, a novembre inizieranno le vendite per i voli commerciali, non sono ancora note le destinazioni.
Ci saranno anche destinazioni in Europa, Nord Africa e Medio Oriente, ha affermato Efromovich in un intervista a Reuters, aggiungendo che prevede di terminare il 2022 con 10 aerei e nel 2023 aggiungere rotte tra Roma e l’America Latina.