easyJet: nuovo taglio del personale in arrivo
Non sorprende ma continua a porre easyJet in una posizione poco difendibile, ma comprensibile e non inattesa, l’annuncio del taglio di ulteriori 275 posti di lavoro nella base di Berlino, un investimento quello tedesco che probabilmente una valutazione più accurata del mercato, avrebbe escluso.
La notizia che gira ormai da qualche giorno, che non ci lascia sorpresi, pone nuovamente in una situazione di completa incertezza 275 persone con le loro famiglie, che hanno già vissuto una situazione del tutto analoga, a Berlino lo scenario di oggi era assolutamente, ancora una volta, prevedibile.
easyJet taglierà la sua base di Berlino Brandeburgo, da 18 aerei si passerà a 11, la presenza di easyJet al BER verrà ulteriormente ridotta, lasciando ancora più spazio ad Eurowings, che ha aperto base lo scorso anno e a Ryanair che ‘ha già un terminal tutto suo‘, il T2 inaugurato solo poche settimane fa.
I tedeschi si sa, volano con Lufthansa o con Eurowings e con Ryanair che può offrire tariffe più basse di easyJet, nessuna novità, niente di non prevedibile, il mercato tedesco ha delle sue particolarità che lo rendono difficile a priori per le compagnie aeree straniere.
Le motivazioni di easyJet per il nuovo ‘taglio’ a Berlino sono ‘le solite‘: la lenta ripresa e le elevate tariffe aeroportuali, faccio notare che il traffico è in continua e netta ripresa.
In una dichiarazione che ho potuto leggere, il vettore ha fatto anche notare che la decisione rientrava nella sua strategia di concentrarsi su rotte redditizie e razionalizzare il suo attuale piano di rete, niente di nuovo ed è impossibile negarlo.
easyJet ha affermato che terrà colloqui con i dipendenti in merito alla proposta e cercherà di ridurre al minimo i tagli di posti di lavoro offrendo ruoli del personale altrove nella sua rete, ove possibile e verosimilmente come è stato già fatto, verranno offerti ruoli nelle basi stagionali in Spagna o Portogallo, nel Regno Unito non è possibile nonostante la carenza di personale per la questione BREXIT.
Gli aeromobili verranno basati in altre basi, anche qui verosimilmente Spagna o Portogallo, secondo la dichiarazione di easyJet: “Siamo fiduciosi che se rimuoviamo i sette velivoli da BER e li utilizziamo in altre basi attraverso la rete, saranno più redditizi e genereranno entrate significativamente maggiori rispetto a se fossero rimasti a Berlino”.
Il traffico è in netta ripresa, poco comprensibile la decisione di easyJet, se non la si contestualizza su Berlino.
Eurowings apprende la decisione e il suo CEO Jens Bischof ha affermato che la decisione di easyJet è stata solo una prova della crescente competitività del vettore low cost tedesco, ha anche annunciato che tutti i dipendenti licenziati da easyJet riceveranno un offerta da Eurowings.
La decisione di questa settimana ha suscitato giustamente critiche da parte del sindacato tedesco Ver.di, che ha espresso la sua delusione per la decisione di easyJet di rinunciare alla sua posizione strategica a Berlino ed ha annunciato delle mobilitazioni: “soprattutto ora che il traffico aereo sta aumentando, è incomprensibile. È così che alieni i clienti. Gli aerei di easyJet sono pieni”, ha detto a Tagesspiegel il segretario sindacale Holger Rößler. “Apparentemente, si tratta solo di spostare le macchine in altri luoghi, possibilmente in Spagna o Portogallo, per realizzare qualche euro in più di profitto. I piani sono uno schiaffo in faccia per la forza lavoro.”
Ciò che ho scritto prima, su Spagna e Portogallo è un opinione comune di tutti gli analisti, ormai dalla scorsa estate, da quando easyJet a cominciato a puntare “finalmente e giustamente” sulle basi stagionali, ma forse ora sta un pò esagerando.
aggiornato 26 maggio 2022
Dichiarazione easyJet
“easyJet sta avviando una consultazione con i suoi rappresentanti dei dipendenti per l’equipaggio di cabina e i piloti con sede in Germania (il PV) sulle proposte per ridurre il numero di aeromobili con base all’aeroporto di Berlino-Brandeburgo da 18 a 11 aeromobili dall’inverno 2022.
Ciò è dovuto a una combinazione di fattori, tra cui costi aeroportuali elevati e in aumento e una ripresa della domanda più lenta del previsto in Germania, il che purtroppo significa che potremmo aver bisogno di ridurre il nostro personale di cabina e la comunità di piloti con sede a BER di circa 275 dipendenti (soggetto a consultazione) .
La ristrutturazione pianificata fa parte della strategia della compagnia aerea di concentrarsi su linee di volo redditizie, ottimizzare la nostra rete e garantire operazioni sostenibili e redditizie a lungo termine a Berlino.
Lavoreremo a stretto contatto con il PV durante la consultazione, forniremo pieno supporto alla nostra gente in Germania e terremo anche informato il sindacato ver.di di conseguenza.
Ci impegniamo a lavorare in modo costruttivo con i nostri rappresentanti dei dipendenti in Germania con l’obiettivo di ridurre al minimo le potenziali perdite di posti di lavoro per quanto possibile e speriamo di essere in grado di fornire opportunità per le candidature per posizioni vacanti altrove nella nostra rete, ove possibile“.