easyJet

Aggiornamento Summer 2022

easyJet ha fornito un aggiornamento per la Summer 2022, non lo ammette direttamente ma e’ chiaro come vi siano stati degli errori nella programmazioni, errori è giusto dirlo che non sono solo di easyJet nel Regno Unito.

easyJet ha sempre avuto problemi a gestire correttamente il fabbisogno del personale, nel passato sovrastimandolo e oggi non considerando alcune variabili che tutti conosciamo, tra cui conseguenze della Brexit e mercato del lavoro nel Regno Unito, che l’ha portata, seppur era scontato che non sarebbe mai riuscita ad operarli, a programmare una capacità dal Regno Unito ben al di sopra della sua capacità operativa, da marzo sono ben 5 gli aerei in ACMI da SmartLinx che stanno operando i voli per conto di easyJet da Londra Gatwick, aumentando i costi della compagnia come si legge dall’aggiornamento della stessa easyJet.

Nello statement appena pubblicato si legge che nel trimestre terminato il 30 giugno easyJet prevede di operare circa 140.000 voli, trasportando circa 22 milioni di passeggeri, con una capacità prevista pari al 550% dello stesso periodo nel 2021.

Con poco più del personale dello scorso anno, da qui la necessità di ACMI e il taglio delle frequenze di circa il 5% da/per Londra Gatwick, nonché la rimozione dell’ultima fila su tutti gli Airbus A319 basati nel Regno Unito, per ridurre gli equipaggi da 4 a 3 persone.

“Data la crescita senza precedenti che l’industria aeronautica ha attraversato in Europa, sta riscontrando problemi operativi con cause profonde simili ai problemi della catena di approvvigionamento post covid riscontrati in molte altre parti dell’economia. Le sfide includono ritardi nel controllo del traffico aereo e carenza di personale nell’assistenza a terra e negli aeroporti, con conseguente aumento dei tempi di consegna degli aeromobili e partenze ritardate che hanno un effetto a catena con conseguente cancellazione dei voli.” Si legge nella nota.

easyJet è chiaro che cerchi di incolpare il sistema, ma è palese che tutto questo era in gran parte prevedibile e il management della compagnia, così come tutto il sistema del trasporto in UK doveva farlo, doveva effettuare una programmazione più accurata tenendo conto di tutti i fattori che anche post BREXIT stanno creando problemi in UK e non solo nel settore aereo.

“Un mercato del lavoro molto ristretto per l’intero ecosistema, compreso l’equipaggio, aggravato da tempi di verifica dell’identità più lunghi, ha ulteriormente ridotto la resilienza pianificata. Ciò si riflette nei limiti di volo annunciati di recente in due dei nostri aeroporti più grandi, Londra Gatwick eAmsterdam.” Tutto questo e’ vero, ma anche questo era prevedibile, aggiungo che i britannici e anche in Olanda, preferiscono fare altri lavori, pagati meglio e con turni più comodi, anche questo si sapeva.

La maggioranza degli assistenti di volo in UK provenivano pre-BREXIT dalla UE, molti ragazzi e ragazze giovani alle prime esperienze di lavoro, accettavano di trasferirsi nel Regno Unito per entrare nel settore, per trovare un lavoro, anche ben consapevoli che i contratti in UK in questo settore sono pagati meno che in Europa.

Consolidamento

In risposta a questi limiti e al fine di creare ulteriore resilienza, easyJet sta quindi ora consolidando in modo proattivo una serie di voli negli aeroporti interessati.

Ciò fornisce ai clienti un preavviso e la possibilità di riprenotare su voli alternativi. “Data la rete ad alta frequenza di easyJet, prevediamo di essere in grado di riprenotare la maggior parte dei clienti su voli alternativi, molti dei quali lo stesso giorno della prenotazione originale.

Come risultato di queste azioni preventive, easyJet ora prevede che la sua capacità nel terzo trimestre, al 30 giugno 2022, sarà di circa l’87% dei livelli FY19 e nel quarto trimestre, al 30 settembre 2022, sarà di circa il 90% dei livelli FY19.

Impatto sui costi

Ci sarà un impatto sui costi dovuto alle cancellazioni (compensazioni e rimborsi), ulteriori aeromobili noleggiati in ACMI, costi dell’equipaggio e diritti aeroportuali.

Pertanto si legge: “supereremo la guida operativa CASK ex carburante fornita in precedenza. Riteniamo che questi impatti su capacità/costi siano una tantum quest’estate, poiché ci aspettiamo che tutte le parti costruiscano una maggiore resilienza in tempo per i periodi di picco del 2023.

easyJet ha già venduto l’86% della capacità pianificata nel terzo trimestre, nel quarto trimestre ha venduto il 48% dei posti in linea con il 2019.

Johan Lundgren, amministratore delegato di easyJet ha dichiarato: “Fornire un’operazione sicura e affidabile per i nostri clienti in questo ambiente difficile è la massima priorità di easyJet e ci dispiace che per alcuni clienti non siamo stati in grado di fornire il servizio che si aspettano da noi. Mentre nelle ultime settimane l’azione che abbiamo intrapreso per rafforzare ulteriormente la resilienza ci ha visto continuare a operare fino a 1700 voli e trasportare fino a un quarto di milione di clienti al giorno, il difficile ambiente operativo in corso ha purtroppo continuato ad avere un impatto che ha comportato cancellazioni.

“Insieme ai massimali aeroportuali, stiamo adottando azioni preventive per aumentare la resilienza durante il resto dell’estate, inclusa una serie di ulteriori consolidamenti dei voli negli aeroporti interessati, dando preavviso ai clienti e prevediamo che la stragrande maggioranza venga riprenotata su alternative voli entro 24 ore. Riteniamo che questa sia l’azione giusta da intraprendere in modo da poter fornire a tutti i nostri clienti durante il periodo estivo di punta in questo ambiente difficile.”