easyJet: 9 giorni di sciopero in Spagna
Dopo l’insuccesso del tentativo di raggiungere un accordo con easyJet, il sindacato USO ha indetto 9 giornate di sciopero a luglio per le basi spagnole del vettore.
Le trattative sono naufragate dopo il no di easyJet per un adeguamento salariale, un aumento del 40% delle retribuzioni, per avvicinare i contratti di lavoro delle basi di El Prat, Malaga e Palma di Maiorca ad un livello simile ai contratti dei colleghi delle altre basi europee di easyJet (Francia, Germania ed Italia).
Ad indire lo sciopero il sindacato USO , sono 450 i membri dell’equipaggio di easyJet in Spagna chiamati a partecipare ai nove giorni di sciopero: 1, 2, 3, 15, 16, 17, 29, 30 e 31 luglio, in coincidenza con il primo, terzo e ultimo fine settimana del mese.
L’USO, che ha affiliati all’80% del tcp sindacale della compagnia aerea, ha spiegato che il motivo della chiamata è il “blocco in cui si trova attualmente la negoziazione del II contratto collettivo per l’equipaggio della compagnia“, secondo ha spiegato Miguel Galán , segretario generale dell’USO presso easyJet Málaga.
Galán ha spiegato che, attualmente, lo stipendio base dei membri dell’equipaggio in Spagna è di 950 euro (in easyJet da almeno 1 anno) 850 in meno di quello dei loro colleghi in Francia o Germania; a cui viene poi aggiunta una variabile in base alle ore di volo.
Il personale easyJet in Spagna ha anche il problema della tipologia di contratto, il tanto discusso 8-4, lavorano 8 mesi e percepiscono la disoccupazione per 4, ma il problema è che dal quarto anno non potranno più percepire l’indennità e rimarranno senza alcuna retribuzione.
Una situazione al limite, che pone il personale di easyJet in Spagna in una posizione direi discriminata rispetto ai colleghi di Francia, Germania ed anche Italia.
Sebbene il sindacato sia consapevole che l’attuale situazione economica complica la possibilità che i loro stipendi possano essere uguali a quelli dei colleghi francesi o italiani, considerano che un aumento del 40% del loro stipendio base sia una “proposta ragionevole” .
La lettera inviata dal sindacato USO ai lavoratori
“Cari compagni, come abbiamo indicato durante le ultime comunicazioni […] oggi si è provveduto a registrare l’avviso di sciopero e ad avvisare le autorità del lavoro e l’azienda.”
Inizia così la lettera del sindacato spagnolo agli iscritti, che prosegue: “Per circa un mese e mezzo e visto il rallentamento della trattativa dal lato social, l’azienda è stata sollecitata ad affrontare subito le questioni più controverse e su cui si sono concentrati i miglioramenti inseriti nella nostra piattaforma, miglioramenti il cui obiettivo è quello di collocare il personale di cabina in Spagna in una situazione simile, in termini di condizioni di lavoro, a quelle di cui gode il resto dell’equipaggio che fornisce servizi per easyJet nelle basi europee del nostro network.”
Il sindacato chiede giustamente che gli equipaggi spagnoli attualmente con un contratto 8/4 e una retribuzione inferiore godano delle stesse condizioni dei colleghi italiani e francesi ad esempio, easyJet da quanto si apprende era disponibile ad un contratto 9/3 dovendo mantenere una sorta di stagionalità.
Con il contratto 9/3 9 mesi lavorativi stipendiati e 3 mesi con il pagamento della disoccupazione e’ gia qualcosa ma non abbastanza, in quanto il sindacato fa notare che vi sono altre differenze e problemi, tra cui come vi ho anticipato prima, dal 4 anno non potranno percepire la disoccupazione, chiede quindi:
“Che la Società copra le spese di mantenimento dell’equipaggio di cabina nello svolgimento dei cosiddetti corsi di aggiornamento al di fuori del territorio nazionale, essendo limitato esclusivamente al pagamento del pernottamento, con il conseguente danno economico per il membro d’equipaggio.
Limitazione dell’orario di volo per i membri d’equipaggio spagnoli, in quanto il personale di cabina assunto in altre basi europee gode di maggiori restrizioni in termini di numero massimo di ore lavorative, con limitazioni sull’orario di volo, per loro più vantaggiose, ma dannose e quasi abusive per il nostro gruppo di personale di cabina EasyJet in Spagna.
Quel pregiudizio richiamato nei confronti dell’equipaggio spagnolo si traduce in un minor tempo di riposo e nello svolgimento di un maggior numero di ore di volo rispetto ai membri dell’equipaggio EasyJet che prestano servizi in altre basi di compagnie come l’Italia, la Francia o la Germania.”
Avete capito perché easyJet sta puntando molto sulle basi stagionali spagnole? Dal punto di vista aziendale fa bene, ma purtroppo non può non considerare gli squilibri con gli altri paesi e farne un uso eccessivo.
Il sindacato quindi chiede un “aumento del concetto di stipendio base che ci avvicina o eguaglia ai contratti che i nostri colleghi EasyJet hanno in altre basi in Europa come Francia, Italia o Portogallo e che garantisce uno stipendio minimo garantito e dignitoso oltre a una revisione salariale adeguata all’aumento dell’IPC annuale durante la durata dell’accordo. L’inserimento nella struttura retributiva di un nuovo concetto di remunerazione attraverso il quale viene riconosciuta e corrisposta l’anzianità di servizio e conseguentemente l’esperienza di prestazione di servizi come personale di cabina in azienda, legata ai ranghi. La configurazione di una gerarchia che include un elenco ordinato di tutto il personale di cabina in base alla loro anzianità in azienda.
Che la programmazione regolare dei corsi di formazione, durante l’orario di lavoro non retribuito, comporti una sostanziale perdita di reddito rispetto agli altri orari di lavoro, per i quali è richiesta una correzione e un adeguamento della remunerazione a tutela del potere d’acquisto del gruppo di TCP durante il rispetto delle requisiti di formazione con L’assunzione da parte della compagnia del costo dell’assicurazione sanitaria e dell’assicurazione sulla vita alle stesse condizioni di cui gode il personale di cabina nelle basi europee di Francia e Italia. Il rinnovo di tutte le divise dell’equipaggio, comprese le calzature.”
Prima della chiamata allo sciopero, ci sarà un’audizione mediata presso la SIMA per vedere se è possibile raggiungere un accordo con l’azienda Abbiamo invitato SITCPLA a partecipare a tale mediazione in quanto parte del tavolo delle trattative e colpita dal conflitto.
Le giornate di sciopero
9 giorni di sciopero: 1, 2, 3, 15, 16, 17, 29, 30 e 31 luglio, in coincidenza con il primo, terzo e ultimo fine settimana del mese.