Sindacato spagnolo USO: “Ryanair viola il diritto di sciopero”
L’USO continua a denunciare che il governo spagnolo consente ancora una volta a Ryanair di “violare il diritto di sciopero del suo personale”.
Oggi (30 giugno) è la quarta giornata di sciopero in Spagna e l’operativo non sembra aver subito ritardi o cancellazioni importanti, il sindacato spiega il perché: (Ryanair) “ha deciso che tutti i voli previsti per domani sono servizi minimi e sta convocando tutti gli equipaggi in Spagna per le guardie negli aeroporti”
Come ormai è noto, le normative nei diversi paesi sono diverse, la normativa spagnola permettere ai singoli vettori di stabilire un elenco di voli che devono essere garantiti, rispettando determinate prescrizioni, l’USO accusa Ryanair di aver inserito in questo elenco, tutti i voli operati dalle basi spagnole, Il ministero dei trasporti spagnolo ha deciso con questo provvedimento le modalità dello sciopero.
Con queste modalità secondo l’USO, il 100% del personale è obbligato a lavorare e non può aderire allo sciopero, “calpestando il proprio diritto di sciopero. E il governo non fa nulla; l’Ispettorato del lavoro non si reca alle basi nei giorni di sciopero per corroborare le irregolarità commesse dall’azienda; e nemmeno l’Alta Corte Nazionale, a cui abbiamo rivolto una richiesta di misure molto precauzionali che non ha ricevuto risposta, tutela il nostro diritto costituzionale di sciopero e rivendica i nostri diritti”, lamenta Lidia Arasanz, segretaria generale dell’USO presso Ryanair.
In base a quanto riferisce il sindacato, anche durante l’orario di lavoro la situazione è molto tesa ed afferma che la compagnia aerea chiede ai piloti “di tenere gli equipaggi sugli aerei per continuare a operare i voli successivi, di ricordare loro di passare il carrello del cibo e delle bevande e di segnalare qualsiasi non conformità,” continua Arasanz.