Ryanair: riduzione rotte e frequenze in Ungheria, non sorprende
Ryanair si sa, quando non ottiene qualcosa, il margine è a rischio, oppure non viene ascoltata, agisce a suo modo, perché sa che tagliando frequenze, destinazioni o chiudendo basi, lascia il segno.
Come in Ungheria, dove è il primo vettore per numero di passeggeri trasportati, superando anche il concorrente vettore ungherese Wizz Air, questa volta la decisione di ridurre l’operativo di Ungheria, è stata presa per una nuova tassa introdotta dal governo locale (excess profit tax) che viene applicata ai passeggeri in partenza e per una battaglia legale aperta per una multa di $780.000.
Nuova tassa ungherese excess profit tax
La nuova tassa si applica a tutti i passeggeri in partenza dal paese (esclusi quindi i transiti).
Varia in base alla destinazione: 3.900 HUF ($ 10) per i voli intraeuropei e 9.750 HUF ($ 25) per gli altri voli.
Questa potrebbe essere solo la prima mossa di Ryanair
Michael O’Leary, CEO del gruppo Ryanair, commentando la decisione ha dichiarato: “Ci rammarichiamo per questi tagli alle rotte e ai voli causati esclusivamente dalla decisione stupida e illogica del governo ungherese di imporre un “profitto in eccesso” all’industria aerea in perdita, che ora rende il volo da/per l’Ungheria più costoso e meno competitivo .”
Ed ha aggiunto: “L’applicazione di una tassa sugli “profitti in eccesso” al settore delle compagnie aeree in perdita in Ungheria è inspiegabile e riesce ad aumentare i costi dei voli da/per l’Ungheria solo quando altri aeroporti dell’Europa centrale hanno costi inferiori e nessuna imposta idiota sugli “profitti in eccesso”. Queste rotte e voli saranno trasferiti ad altri paesi vicini a basso costo come Slovacchia, Austria, Croazia e Romania, nessuno dei quali ha alcuna idiota tassa sugli “profitti in eccesso” sulle compagnie aeree in perdita”.
I tagli all’operativo partiranno dalla prossima stagione invernale, i passeggeri interessati riceveranno una comunicazione nei prossimi giorni: “Tutti i passeggeri ungheresi interessati da queste chiusure di rotte W22/23 e tagli di frequenza da novembre riceveranno notifiche e-mail nei prossimi giorni, offrendo loro rimborsi completi o voli alternativi da/per aeroporti a basso costo rispetto a Budapest per W22/23”.
Non esiste però un alternativa, abbastanza vicina per Budapest, vedremo come reagirà il governo Ungherese e se Wizz Air sarà in grado di approfittare di questo spazio lasciato per il momento da Ryanair, anche se viste le condizioni, potrebbe non essere conveniente neanche per il vettore nazionale ungherese.