ITA airways

Draghi ha scelto Certares, Air France e Delta per…

A sorpresa, ma forse anche no… il MEF in una nota ha confermato l’avvio di una trattativa in esclusiva con il fondo Certares per la vendita di ITA Airways.

IL MEF sottolinea che l’offerta di Certares “è stata ritenuta maggiormente rispondente agli obiettivi fissati dal Dpcm”, il governo aveva chiesto alle due cordate di avere maggiore potere nelle decisioni aziendali e la possibilità di porre il veto su decisione strategiche della compagnia, richieste che a tutti ricordano Alitalia.

La nota del MEF: “ad esito della procedura disciplinata dal Dpcm 11 febbraio 2022 e finalizzata alla cessione del controllo di ITA SpA, sarà oggi avviato un negoziato in esclusiva con il consorzio formato da Certares Management Llc, Delta Airlines Inc. ed Air France-Klm Sa, la cui offerta è stata ritenuta maggiormente rispondente agli obiettivi fissati dal Dpcm. Alla conclusione del negoziato in esclusiva, si procederà alla sottoscrizione di accordi vincolanti solo in presenza di contenuti pienamente soddisfacenti per l’azionista pubblico”.

E’ bene ricordare, anche per chi non vuole smettere di far sentire la sua voce per un ITA Airways con un pinao industriale e strategico guidato dal mercato e dalle competenze e non dalla politica, che l’avvia di un negoziato in esclusiva non significa che questo si concluda con esito positivo.

Anche perchè i tempi per perfezionare un accordo vanno ben oltre il 25 settembre, data delle prossime elezioni politiche.

MSC non ha rilasciato una dichiarazione in merito alla decisione, mentre Lufthansa si:Dal nostro punto di vista, la nostra offerta congiunta con Msc era e continua ad essere la soluzione migliore per Ita”, ha commentato Lufthansa. “Prendiamo atto della decisione del governo italiano di intraprendere una strada che consenta una maggiore influenza dello Stato e non preveda una completa privatizzazione di Ita. Anche senza una collaborazione con Ita, il Gruppo Lufthansa mantiene un ottimo posizionamento sul mercato italiano. Con la nostra compagnia aerea italiana Air Dolomiti e con tutti i nostri marchi aerei abbiamo già una forte presenza, con circa 4 milioni di passeggeri e oltre 130 partenze giornaliere da 21 destinazioni. Continueremo ad ampliare questo posizionamento con le nostre forze e a sviluppare ulteriormente la nostra offerta per offrire il miglior servizio ai nostri clienti e passeggeri italiani”.

IL Ministero del’economia pone l’accento su tre tematiche fondamentali:

  1. la dimensione industriale: si mira ad una compagnia solida e redditizia.
  2. Le prospettive di crescita della società: si ritengono cruciali l’accesso ai mercati strategici e l’operatività sul lungo raggio.
  3. L’occupazione: la crescita di Ita deve tradursi in sviluppo di occupazione di qualità e sostenibile.

Su questi tre punti, chi conosce bene la questione e la storia di Alitalia, sottolineo “Alitalia” sa bene che il punto 3 con il potere di veto e l’influenza della politica su decisioni che dovrebbero essere strategiche e di mercato, potranno portare nuovamente a questioni già viste in Alitalia e ad un nuovo dietro front del socio di maggioranza, tutte cose che abbiamo già visto e rivisto.

Il punto 2, pone un problema di non poco conto, quanto spazio Delta e Air France vorranno lasciare ad ITA Airways, con network non complementari come invece è con Lufthansa, ma che si sovrappongono, in questi anni entrambi i vettori, non hanno mai lasciato spazio ad Alitalia.

Per quanto riguarda il punto 1, la questione è come per il punto 2.

A questo punto e penso di non essere l’unico a farlo, mi chiedo, non essendo per nulla stupito della decisione presa dal governo, quale possa essere il futuro di ITA Airways e non riesco a non pensare ad Alitalia.

MSC Lufthansa vorrebbero acquistare l’80% di ITA Airways, il fondo Certares si fermerebbe a poco più del 55%, MSC Lufthansa sono stati chiari fin da subito, nessuna influenza politica e MSC capofila, Certares intende lasciare al governo la possibilità di nominare 2 consiglieri di amministrazione su 5 ed il presidente della compagnia.

Penso di avervi dato abbastanza elementi per comprendere quanto la situazione pone diversi problemi che gli italiani chiedono che vengano risolti da decenni e a quanto pare, la politica non abbia ancora il coraggio e le competenze per farlo.