Aer Lingus chiede risarcimento danni al fornitore IT Kyndryl
Il 10 settembre 2022 è accaduto qualcosa che non dovrebbe mai succedere, anche dal punto di vista statistico e assai raro, non solo un guasto ai sistemi primari, ma anche quello di backup non funzionava, per una scheda di rete guasta.
Tutti i sistemi IT di un data-center sono monitorati 24/24, sicuramente anche il fornitore IT inglese Kyndryl avrà avuto un sistema per far scattare un alert per malfunzionamento della scheda di rete di backup, ma è anche vero e Aer Lingus lo conferma che la compagnia deve implementare un ulteriore sistema ridondante che si attiva in caso di guasto del principale.
E’ evidente però che la responsabilità non è di Aer Lingus ma del fornitore IT, che deve provvedere ad implementare in tutti i suoi sistemi una solida proceduta ed infrastruttura capace di impedire che in caso di guasto i sistemi del cliente non siano più raggiungibili, non solo con un sistema di Backup ma anche con delle procedure adeguare di “disaster recovery”.
Ora quindi Aer Lingus che sta già rimborsando i clienti coinvolti nelle cancellazioni del 10 settembre, chiederà a Kyndryl (Kyndryl UK Limited) i danni per pagare i clienti e la stessa Aer Lingus.
Il guasto del 10 settembre è stato inizialmente causato da lavori che hanno danneggiato la connettività in fibra del data center, in quel caso una linea di backup o un sistema di disaster recovery avrebbe potuto ripristinare i servizi in breve tempo, il disaster recovery nel dettaglio, prevede che in un altro data center del provider, vi sia una “copia esatta” del server del cliente che può essere attivato nel caso in cui per un grave problema o tempi troppo lunghi di risoluzione del problema, i sistemi primari non possano tornare on line.
A quanto pare però sarebbe stato possibile ripristinarli prima, ma la scheda di backup era guasta.