Gesac critica l’aumento dell’addizionale comunale a Napoli
Un “danno per la città, i cittadini e gli operatori economici”, quersto il commento di GESAC alla decisione del comune di Napoli di incrementare l’addizionale comunale sui diritti di imbarco, decisione presa anche dal Comune di Venezia per il Marco Polo, ma in questo caso di 2,50€.
La decisione dovrà essere approvata dal Consiglio Comunale nella seduta del 29 dicembre, il gestore aeroportuale degli scali di Napoli e salerno, lo ha saputo solo dalla stampa ed ha subito diffuso una severa nota.
La delibera, fanno sapere da GESAC, ha di fatto interrotto il dialogo con la società di gestione aeroportuale che aveva proposto soluzioni alternative, anche alla luce della posizione assunta dall’AICALF (Associazione Italiana Compagnie Aeree Low Fares), in una lettera inviata il 29 novembre scorso al Sindaco e agli Assessori competenti, a cui risulta non è mai stata data risposta.
In questa lettera, l’AICALF aveva chiaramente espresso preoccupazioni sul paventato aumento di 2 euro dell’addizionale di imbarco che di fatto avrebbe portato la tassa a 8,50€ per passeggero, causando una rilevante perdita di competitività per l’Aeroporto di Napoli, a vantaggio di altre destinazioni italiane ed estere.
L’aumento determina, infatti, per le compagnie aeree, una minore sostenibilità economica dei voli, che quindi verrebbero ridotti in termini di numero e frequenze, con un conseguente impatto recessivo sul turismo e l’economia della città di Napoli e della Regione Campania nel suo complesso.
“Con grande disappunto, peraltro, leggiamo che nella delibera della Giunta si sottolinea che tale aumento avrà anche una funzione “compensativa”: cioè rappresenterà una contropartita per i disagi che l’Aeroporto arrecherebbe alla città di Napoli. Un atteggiamento grave e non condivisibile che farebbe di Napoli una delle pochissime città al mondo “ostili” al proprio aeroporto, considerato come un problema e non come una straordinaria opportunità di sviluppo e di occupazione, di cui essere fieri.” si legge nella nota.
Un opinione comune a quella che ho espresso questa mattina, e’ importante sottolineare anche per GESAC che l’incremento della tassa aeroportuale d’imbarco è solo indirettamente un danno per la GESAC: lo è invece direttamente per la città e per i cittadini.
“Per la città in quanto, come abbiamo ampiamente dimostrato con dati inoppugnabili e come denunziato dalle stesse compagnie aeree, questo determinerà un sensibile calo del traffico. La flessione del traffico provocherà danni immediati al turismo ed, in prospettiva ravvicinata, allo sviluppo della città ed all’occupazione diretta ed indiretta collegata all’aeroporto, oltre che per i cittadini napoletani che, partendo dal loro aeroporto, pagheranno tariffe più alte“, conclude GESAC nella nota.