Sardegna: Volotea ha un piano B?
Qualora verranno assegnate ad Aeroitalia le rotte in continuità territoriale da Olbia e Cagliari, dopo aver verificato che la compagnia che ha attualemente in flotta 5 aeromobili, garantisca il rispetto dei requisiti del bando, Volotea dovrà riposizionare almeno 3 aeromobili in altri aeroporti e potrebbe anche chiudere la base di Cagliari o trasformarla in base stagionale.
Nessun problema per il personale della compagnia che verrà sicuramente riposizionato in altri scali, a Venezia ad esempio un altro aereo sarà utile per completare l’operativo della compagnia, ripristinando le frequenze per destinazioni come Napoli che doveva essere operata inizialmente con 2 voli giornalieri, poi a 1 ed ora in base al periodo, anche con frequenze non giornaliere, potrebbero essere inoltre riattivate tutto l’anno quelle per Palermo e Catania, ma sappiamo bene che Volotea potrà esplorare anche nuove destinazioni ed accellerare sulla Francia.
Volotea ha dimostrato una prontezza operativa eccezzionale, in meno di una settimana dopo aver vinto l’ultima gara per la contiuinità territoriale, in cui venne esclusa ITA (perchè non era in grado di garantire il rispetto di tutti requisiti del bando, in particolare per la flotta) riposizionò 5 aerei e personale in Sardegna, ma vista la flotta ancora piccola della compagnia, ha dovuto ridurre in altri scali.
Una scelta più che comprensibile dal punto di vista della reddittività che con la continuità territoriale è garantita, accolta però dai passeggeri fedeli di Volotea negli scali dove ha ridotto l’operativo, con molta sopresa, anche per la mancanza di comprensione delle motivazioni a noi più che comprensibili, per ciò che stava accadendo.
Ora si potrebbe aprire un nuovo capitolo, che non sarà così peggiorativo per Volotea, possiamo dire che il piano B c’è sempre stato, Volotea ha sempre un piano B! Ed ora qualora Volotea rimanga esclusa, potrà essere applicato.
Da un lato ci sono i sardi che ormai erano abituati all’ottimo servizio in continuità di Volotea, dall’altro c’è il personale della compagnia che sarà preoccupato per cosa ne sarà delle due basi di Cagliari ed Olbia, ma penso che tutti possiamo rassicurarli che al massimo dovranno, non per colpa di Volotea, accettare un trasferimento in un alra base in Italia o in Francia, dove Volotea ha ormai più del 50% del suo mercato.
A questo punto però non è detto che l’Italia non aumenti la sua quota, Volotea ha le capacità di competere con compagnie come Wizz Air ed easyJet.
P:S: nulla è ancora deciso!